venerdì 18 maggio 2012

Eventi LALAGE TEATRO


Sabato 19 maggio  a partire dalle 20.30 (si replica domenica 20 se ci sono prenotati!)


Allo Spazio Teatrale Notturno Sud, via del borgo di San Pietro, 123/G a Bologna


In un luogo suggestivo dove l’arte è prima di tutto l’incontro tra persone, vi aspetta una serata che prevede due bellissime performance:





alle ore 20.30 “Giorni precariamente felici” performance studio con Leila Falà





ore 21.15 intervallo (vi verrà offerto un bicchiere di vino)





ore 21.30 “Studio per una madonna metropolitana” con Micaela Piccinini.




Vi aspettiamo numerosi!!


I posti sono limitati si consiglia la prenotazione:


info@notturnosud.it


349 759 79 09 – 380 71 84 141









Presenta

Studio per una madonna metropolitana

Sabato 19 maggio_ h 21.30

Notturno Sud _via del Borgo di San Pietro, 123/G

Bologna


liberamente tratto da “Mamme, piccole tragedie minimali”

di Annibale Ruccello,

Con: Micaela Piccinini.

Regia: Lorenzo Bonaiuti.




Il lavoro è il frutto di una tensione che ci tirava in due opposte direzioni: da un lato la volontà di recuperare la forte tradizione drammaturgica italiana, specialmente nei suoi echi napoletani, dall’altro però la decisione di proseguire nella ricerca che sta segnando il percorso di e Lalage Teatro, cioè lo studio della dimensione dell’attore-creatore, l’attore che è già di per sé palcoscenico, atto drammatico, spettacolo, opera, prima e durante e dopo il breve respiro della scena.
Una riflessione sulla scena che più si fa artifizio, più si apre a svelare l’attrice che si dispone a farsi teatro per gli occhi degli spettatori. In un certo senso a farsi presepe essa stessa. L’attrice non interpreta, può “solo” esigere, exigere, ex-agein, cioè spingere, tirare fuori. Lo sguardo dello spettatore si trova costretto a riposizionarsi fisicamente, così come accade osservando, spiando, da dietro una finestra, ma anche a riconsiderarsi: questi continui cambiamenti semiologici ci portano ad interrogarci sulla neutralità solo apparente del nostro guardare. Aprono dei varchi, perché qualcosa accada e la vita che scorre sulla scena si impigli alle suole delle scarpe, alle borsette, alle sciarpe e prosegua in qualche misura fuori, dopo.



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