giovedì 17 maggio 2012

Biografilm Festival 2012 - Contemporary Lives




Biografilm Festival 2012, in partnership con Coop Adriatica, presenterà a Bologna una selezione di 15 grandi anteprime italiane, documentari e film tra i più interessanti prodotti negli ultimi anni, che accompagneranno il pubblico del festival alla scoperta delle affascinanti biografie di personalità legate alla recente storia contemporanea.
Protagonista di molte opere è la musica, con la sua forza e la sua potenza espressiva: si parte con l’anteprima nazionale del documentario Marley di Kevin Mac Donald (L’ultimo re di Scozia), dedicato al più grande musicista reggae della storia, che attraverso rari filmati di repertorio e inedite testimonianze ripercorre la vita del popolare cantante prematuramente scomparso.
Con Mama Africa di Mika Kaurismaki scopriamo Miriam Makeba, la “voce dell’Africa” e ambasciatrice nel mondo della libertà di pensiero e di espressione fino agli ultimi giorni della sua vita. Il film, attraverso materiali d’archivio e interviste, racconta in 90 minuti tutta la vita della Makeba. La sua voce e il suo carisma hanno incantato le platee di tutto il mondo e tantissimi artisti, come Harry Belafonte che della Makeba fu il mentore e a cui Susanne Rostock dedica Sing Your Song, primo documentario biografico sulla superstar della musica caraibica, attore e attivista per i diritti civili, che fin dagli inizi della sua carriera si è battuto per i giovani e contro la violenza e la segregazione razziale, accanto a Martin Luther King e Nelson Mandela.
Harry Nilsson, geniale musicista protagonista del documentario Who is Harry Nilsson? (And Why Is Everybody Talkin' About Him)? di John Scheinfeld (The U.S. vs John Lennon e membro della Giuria di Biografilm 2012), ha vissuto una popolarità fulminea, come molte star del suo tempo. Il musicista e cantautore americano scomparso nel ’94 - collaboratore tra gli altri di John Lennon e attivo soprattutto fra gli anni ’60 e ’70 - divenne famoso per due canzoni che, ironia della sorte, furono composte da altri: Everybody’s talkin’ (colonna sonora de Un uomo da marciapiede) e Without you, riproposta nel tempo da numerosi artisti. Il film dipinge un vivace e interessante ritratto, non solo di Nilsson ma anche di uno dei periodi più fecondi della storia del rock, il tutto accompagnato da un’intensa colonna sonora.
Tra le “vite contemporanee” di Biografilm, il lavoro biografico di Shannah Laumeister su Bert Stern, carismatico fotografo delle star, lanciato da Vogue negli anni’ 60. Bert Stern: Original Madman è un ritratto non convenzionale che cattura l’essenza del grande artista, raccontato attraverso i suoi incontri più importanti – come quello con Stanley Kubrick, per il quale fotografò Sue Lyon in Lolita - fino ai celebri ritratti delle star come Marilyn Monroe, Liz Taylor e Brigitte Bardot.
Film di apertura di Biografilm 2012 Rebellion, diretto e interpretato da Mathieu Kassovitz, che torna con forza dietro la macchina da presa con un racconto emozionante e coinvolgente basato su fatti realmente accaduti, nel periodo delle elezioni nella Francia del 1988 che videro contrapporsi François Mitterand e Jacques Chirac. La proiezione di Rebellion sarà preceduta dal corto di Jeremiah Zagar Heart Stop Beating, in cui si racconta la storia di due medici visionari, protagonisti di un’importantissima scoperta: si può vivere anche senza il battito del proprio cuore.
Chi è The Island President protagonista dell’omonimo film di John Shenk? E’ Mohamed Nasheed, primo presidente democratico delle Maldive (deposto da un colpo di stato all’inizio del 2012), l’uomo che ha dovuto affrontare la sfida più difficile per un politico, quella per la sopravvivenza del proprio paese: l’innalzamento di tre metri del livello del mare infatti rischia di sommergere le 1200 isole dell’arcipelago, rendendole inabitabili. Shenk racconta la storia straordinaria di un capo di Stato “diverso”, che con determinazione ha messo al centro dell’agenda politica mondiale le Maldive e la loro emergenza ambientale. 
Ci spostiamo a New York con Detachment - Il distacco, di Tony Kaye (American History X): un ritratto unico e non convenzionale del sistema di istruzione americano visto attraverso gli occhi del supplente Henry Barthes - il premio Oscar Adrien Brody - che cerca di tenere gli altri a distanza, ma il cui mondo viene lentamente alla luce attraverso i suoi incontri con gli altri insegnanti disillusi e gli studenti, giovani senza speranze per il futuro.
Fraser Heston è la voce narrante del primo documentario su suo padre – il grande attore Charlton Heston - diretto da Laurent Bouzereau Charlton Heston & Ben Hur: a personal journey. Attraverso materiali d’archivio e filmati d’epoca, Fraser ripercorre la carriera del suo famoso padre raccontando la genesi di un film che ha segnato un’epoca.
L’Avana e la sua anima eclettica sono protagonisti di 7 days in Havana, film corale selezionato per Cannes 2012, che racconta, attraverso lo sguardo di sette registi - fra cui Benicio del Toro e Gaspar Noè - sette storie di vita quotidiane e straordinarie ambientate nella capitale cubana nello spazio di una settimana e interpretate da un cast d’eccezione, in cui figura anche Emir Kusturica.
Dopo Cuba e i suoi colori, ecco la Cina contemporanea con il documentario di Alison Klayman, regista e giornalista, che per il suo debutto cinematografico ha scelto di ritrarre il più grande artista vivente cinese, Ai Weiwei. In Ai Weiwei: never sorry, Klayman racconta la figura irreverente dell’artista che ha osato sfidare la censura cinese, attraverso l’utilizzo dei social media per comunicare la sua arte. 
E’ il turno di un altro artista, anticonvenzionale almeno quanto l’altro: Jean Marc Calvet. Calvet, documentario diretto dal regista statunitense Dominic Allan, narra la vita e l’opera dell’artista di origine francese, ex-enfant terrible che iniziò a dipingere all’età di 38 anni dopo una vita “spericolata”. Ora è uno dei più originali pittori contemporanei, tra i più quotati al mondo.
Steve Jobs - The Lost Interview, ci porta agli albori della carriera del padre della mela più nota al mondo, Steve Jobs, scomparso lo scorso ottobre: il film riporta alla luce un’intervista del 1995, in cui Jobs racconta la nascita della rivoluzione targata Apple e ricorda i giorni in cui, “affamato e folle”, insieme al collega Steve Wozniak, ha ideato e assemblato il primo Mac, fondando la compagnia che oggi vale oltre 500 miliardi di dollari.
Big boys gone bananas di Fredrik Gertten è la storia di un film che non avremmo mai dovuto vedere: la vittoria di 12 raccoglitori di banane del Nicaragua, che avevano intentato una causa contro il colosso delle esportazioni Dole Food Company. Selezionato per il Los Angeles Film Festival nel 2009, fu quasi immediatamente rimosso dal programma a causa di un messaggio arrivato alla direzione artistica dalla multinazionale della frutta. Il documentario, raccontando la storia personale del regista, fa luce sul gioco di potere delle multinazionali, capaci persino di influire sulla libertà di espressione nella settima arte.
Letters from the Big Man di Cristopher Munch, è uno dei più originali film sulla leggenda di Big Foot e racconta la storia di Sarah, idrologa per conto del Governo, che dopo la dolorosa rottura di una relazione cerca nella natura selvaggia un modo per ritrovare sè stessa, accettando di lavorare per il Forest Service nel Sud dell’Oregon. Dopo una serie di misteriosi accadimenti, Sarah intuisce di essere accompagnata da una strana presenza, che cerca un modo di comunicare con lei. Sarah verrà poco a poco a conoscenza di alcune sorprendenti rivelazioni sul Governo e sui Big Foot, le leggendarie creature abitanti dei boschi. - www.biografilm.it

giulia@pressoffice2punto0.it
press@biografilm.it

Nessun commento:

Posta un commento