venerdì 18 dicembre 2009

SOLO FENDER...




Domenica 20 dicembre alle 17.00 al Museo della Musica di Bologna

DiCOFONE presenta “Paesaggio sonoro con Fender”



Domenica 20 dicembre alle ore 17.00 al Museo Internazionale e biblioteca della Musica di Bologna DiCOFONE apre Solo Fender, la rassegna organizzata dall'Ufficio Promozione Giovani Artisti del settore Cultura del Comune di Bologna come contributo alla mostra Love me Fender (12 dicembre 2009 | 31 gennaio 2010).

Per il primo appuntamento,

intitolato “Paesaggio sonoro con Fender”, DiCOFONE si servirà di un basso e una chitarra Fender che affiancherà ad apparecchiature elettroacustiche, creando in tempo reale arrangiamenti estemporane. Oltre alle corde, utilizzerà la voce e piccoli strumenti di sua invenzione per arricchire le composizioni istantanee che prenderanno forme e direzioni imprevedibili durante la performance.

L'intento è di omaggiare la storica casa Fender con un approccio sperimentale che possa sfruttare appieno il potenziale timbrico-espressivo delle quattro e sei corde elettriche.

Solo Fender continua domenica 17 gennaio 2010 con “Fender is the night”, una videoinstallazione dei Lemeh42 creata ad hoc per la mostra Love me Fender.

L'ultimo appuntamento in programma il 31 gennaio 2010 avrà come protagonista Stefano Pilia, chitarrista dei Massimo Volume, che proporrà al pubblico la performance “Jagu

ar Solo”.

La rassegna Solo Fender è realizzata con il supporto di M. Casale Bauer.





Solo Fender

DiCOFONE, Paesaggio sonoro con Fender, 20 dicembre 2009, performance, 40’

LEMEH42, Fender is the night, 17 gennaio 2010, videoinstallazione, 10’ in loop

STEFANO PILIA, Jaguar Solo, 31 gennaio 2010, performance, 40’


I tre eventi si svolgono tutti di domenica e hanno inizio alle

ore 17.00. L’ingresso è gratuito ed è consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili.


Info: Museo Internazionale e Biblioteca della Musica

Bologna, Strada Maggiore 34, tel +39 051.2757711

museomusica@comune.bologna.it

www.museomusicabologna.it/lovemefender.htm



Solo Fender – Il progetto

L'idea che sta dietro al progetto Solo Fender è molto semplice: se la scena musicale nella seconda metà del secolo scorso è stata scossa dalla rivoluzione del rock, che ha avuto il suo emblema nella chitarra prodotta dalla casa statunitense, dalla fine del XX secolo si è assistito ad un impiego sempre più massiccio delle tecnologie digitali per produrre musica, e queste a loro volta hanno contaminato il fluido universo delle arti visive.

Tutti gli artisti che producono opere in questi anni impiegano o comunque si relazionano con apparecchiature elettroniche: tutti, anche gli artisti che escono dal Concorso Iceberg.

Ne abbiamo chiamati tre: DiCOFONE, Lemeh24 e Stefano Pilia.

Tre artisti distanti anni luce fra loro, con un campo d'azione differente e un approccio totalmente diverso verso la musica e la sua composizione: DiCOFONE è un performer polistrumentista, i Lemeh24 producono video e ne curano personalmente l'audio mentre Stefano Pilia sta avendo grande successo come chitarrista dei Massimo Volume.

Abbiamo chiesto loro di confrontarsi con il mito Fender, senza snaturare la loro poetica, anzi, sarebbe più corretto dire che abbiamo chiesto loro di mettere a confronto la loro poetica con il mito Fender.

Ne è uscito un trittico: tre “quadri” che rimandano al pubblico una visione distorta, in qualche modo innovativa di quello stesso soggetto che da oltre cinquant'anni nell’immaginario collettivo è la chitarra elettrica per eccellenza.




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