venerdì 25 marzo 2011

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE



Sabato 26 marzo alle 15.30, Esplorando il Sistema Solare, attività
dedicata ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni.
Il Sistema Solare è costituito dagli oggetti celesti che ruotano attorno
alla nostra stella: il Sole. È composto da 8 pianeti (e le loro 165 lune
conosciute), dai 3 pianeti “nani” (Cerere, Plutone, Eris e le loro 4 lune
conosciute), qualche decina di migliaia di asteroidi, un numero imprecisato
ma sicuramente enorme di comete e da miliardi di corpi minori. Durante il
percorso – con l'aiuto di un moderno tellurio a movimentazione elettronica
– sarà possibile spiegare i moti del Sole, della Terra e della Luna e le
loro conseguenze.
In seguito, un'affascinante e divertente simulazione laboratoriale aiuterà
a comprendere le problematiche e l'insieme delle valutazioni
tecnico-scientifiche ed economiche che un team scientifico deve affrontare
per organizzare missioni spaziali.
Sfruttando un programma interattivo e sotto la guida di un operatore, i
partecipanti potranno scegliere quale pianeta o satellite esplorare; quale
razzo vettore utilizzare, quali scopi scientifici perseguire tra
rilevazioni fotografiche, analisi del territorio, intensità dei venti,
campo magnetico e altro ancora. Il tutto rispettando il budget assegnato.
Il laboratorio e l’ingresso al Museo sono gratuiti per i ragazzi e un
accompagnatore.
L’ingresso al Museo è – per tutti gli altri – a pagamento, secondo il nuovo
tariffario in vigore dal 1° marzo 2011 (vedi sito).

Domenica 27 marzo alle 15.30, il museo propone la visita guidata Il velo
di seta da Bologna all’Europa.
Bologna si è distinta per circa quattro secoli (dalla fine del XIV sino
alla fine del XVIII secolo) come capitale europea della produzione del velo
di seta: prodotto di lusso ampiamente commercializzato in tutta Europa e
spesso riprodotto nell’iconografia occidentale.
Il primato della città derivava dall’elevata qualità tecnologica del
processo produttivo, raggiunta grazie ad una straordinaria macchina,
denominata filatoglio o mulino da seta alla bolognese (di cui in Museo è
presente un modello in scala 1:2 funzionante), che rappresentò la
tecnologia più avanzata in Occidente fino all’avvento della Prima
Rivoluzione Industriale.
Questa macchina era utilizzata per la torcitura del filo di seta dalla cui
lavorazione si otteneva il velo. La storia di questo prodotto sarà il filo
conduttore per ricostruire le vicende di una Bologna ormai scomparsa, in
cui l’acqua costituiva l’elemento dominante come fonte di energia e via di
comunicazione.
La visita guidata è gratuita mentre l’ingresso al Museo è a pagamento
secondo il nuovo tariffario in vigore dal 1° marzo 2011 (vedi sito).

Per informazioni: telefono 051.6356611
www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall'autostazione con l'autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5 con possibilità di
ampio parcheggio.

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