venerdì 11 marzo 2011

SABATO, IN MONTAGNOLA, ADRIANO BACCILIERI ILLUSTRA LE OPERE DI ILARIO ROSSI, RITO VALLA E GIUSEPPE MAZZOLI. A SEGUIRE VISITA ALLA PALAZZINA "LEA GIACAGLIA BETTI"

Sabato 12 marzo alle 10.30 nello Spazio Granarolo, all’ interno del Parco della Montagnola, il prof. Adriano Baccilieri, direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, terrà una conferenza storico-artistica per illustrare tre importanti opere d'arte sulla Resistenza di cui si è recentemente completato il restauro. Si tratta del grande murale sull’eccidio di Marzabotto affrescato dal pittore Ilario Rossi e dei due bassorilievi degli scultori Rito Valla e Giuseppe Mazzoli sulla strage di Marzabotto e su aspetti della Lotta di Liberazione nel Bolognese. A seguire Carlotta Scardovi della ditta “SOS ART” che ha curato il restauro illustrerà le varie fasi dei lavori di recupero di questi importanti esempi del Novecento artistico bolognese che si trovavano in stato di grave deterioramento. All’ iniziativa parteciperà il presidente dell’ANPI di Bologna William Michelini. Al temine degli interventi sarà possibile visitare le opere che si trovano all' inteno della Palazzina della scuola per l’infanzia "Lea Giacaglia Betti".
Il restauro si inserisce nei lavori finanziati dal Comune di Bologna per la ristrutturazione della scuola materna “Lea Giaccaglia Betti” che sorge nel parco della Montagnola in un edificio, interessante esempio dell’architettura di regime ispirata al moderno stile razionalista, progettato come Padiglione della Direttissima Bologna-Prato-Firenze e inaugurato il 22 aprile del 1934.
La palazzina “Lea Giacaglia Betti” è ora dedicata a una coraggiosa antifascista (1897-1936) che il Tribunale speciale della dittatura condannò a carcere e confino, senza piegarne la tempra. Fu moglie del ferroviere Paolo Betti, anch’egli militante antifascista che subì il carcere e che, a guerra terminata, fu pubblico amministratore.
Nel dopoguerra, la palazzina è stata sede dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) di Bologna fino ai primi anni ‘70. E furono proprio i partigiani a chiedere la collaborazione dei tre artisti bolognesi.
Ilario Rossi (1911-1994), considerato uno dei più importanti pittori dell’arte figurativa del Novecento, nel 1948 realizzò all’interno dell’edificio un affresco raffigurante la strage di Marzabotto. In quest’opera si manifesta l’ impegno artistico e politico dell’autore, coinvolto anche emotivamente nell’eccidio per avervi perso tre congiunti.
Il murale è un opera di grandi dimensioni che testimonia le sofferenze patite dai bolognesi nel periodo della occupazione tedesca e della repressione nazifascista, e dei sacrifici nei venti mesi della Resistenza.
Questo affresco è l’unica opera di grandi dimensioni (10m x 4m) che, coniugando l’espressionismo al gusto novecentista, narri di eventi legati alla Resistenza. Gli scultori Rito Valla (1911-1991) e Giuseppe Mazzoli (1907-1070) realizzarono a loro volta due bassorilievi in materiale lapideo che rappresentano, con diverse tecniche artistiche, scene della Resistenzanella nostra provincia. Il bassorilievo di Mazzoli esposto all’ ingresso della Palazzina (lato nord), del 1948, porta il titolo “La lotta ed il sacrificio dei partigiani”. Il bassorilievo realizzato dal Valla, sempre del 1948, è collocato invece all’ingresso della Palazzina (lato sud) eporta il titolo: “Corruzione morale e violenza nazifascista” e si ispira alla strage di Marzabotto. Davanti alla palazzina, assieme a queste opere, erano esposte le due statue in bronzo dello scultore Luciano Minguzzi che raffigurano un partigiano ed una partigiana, nel 1986 collocate a Porta Lame.
Ingresso gratuito.
www.comune.bologna.it/cultura

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