giovedì 19 aprile 2012

Eventi Museo Medievale e Archeologico



Gen. L.F.Marsili
Il Museo Civico Medievale e il Museo Civico Archeologico partecipano con
una doppia esposizione alle iniziative legate al Terzo Centenario della
fondazione dell’Istituto delle Scienze, realizzate in collaborazione con il
Museo di Palazzo Poggi.
Le due mostre, che inaugureranno venerdì 20 aprile e proseguiranno fino al
4 novembre prossimo, sono dedicate a Luigi Ferdinando Marsili, personaggio
fondamentale per le vicende culturali della Bologna del Settecento e
fondatore dell’Istituto delle Scienze.


Al Museo Medievale la mostra “Invincibili” Ottomani. Armi ed insegne turche
nelle raccolte del Museo Civico Medievale espone le “armi turchesche
provenienti dalla raccolta del generale Marsili, confluite nei fondi del
museo.
Curata da Mark Gregory D’Apuzzo e da Massimo Medica, l’esposizione offrirà
l’occasione per visionare anche importanti pezzi sconosciuti al pubblico,
poiché abitualmente conservati nei depositi.
In particolare si potranno ammirare, fra le armi da taglio, le Kilij, cioè
le scimitarre finemente decorate, tuttora munite dei loro foderi, e gli
hangiar, cioè i pugnali indossati soprattutto dai «bizzarri Jenizeri…a lato
sinistro dentro la sciarpa», come scrive Marsili stesso.
Si potrà, inoltre, vedere il carcasso per le freccie (terkesh), prezioso
per le finiture, abbinato al carcasso per l’arco (kirban). Ed ancora i
moschetti, tüfenk, lunghi e pesanti ma adoperati con grande abilità dai
turchi, secondo la testimonianza di Marsili, che afferma di averli visti
portare soprattutto dai «Jenizeri d’Egitto», che con essi sanno «tirare a
segno molto aggiustamente, facendo un moto addietro col pie destro per
frastornare la botta della ripercussion del Fucile».
Sempre fra le armi da fuoco, saranno visibili numerosi esemplari di
pistole, con la cassa variamente decorata in «Avorio, Madriperla e
Corallo».
Infine, una particolare menzione meritano le tre tug esposte in mostra: si
tratta di variopinte insegne militari terminanti in un pomo di rame dorato
e ornate con crine di cavallo, utilizzate dai turchi non solo per segnalare
le diverse divisioni dell’esercito, ma anche per «atterrire in tante forme
i Nemici, ed assicurare i Sudditi di aver forze maggiore che non
[h]anno…» (Marsili).
Proprio queste insegne ricorreranno frequentemente nell’iconografia
celebrativa dedicata al generale, divenendo una sorta di specifici
attributi “marsiliani”.


Personaggio fondamentale per le vicende culturali della Bologna
settecentesca, il generale Marsili diviene celebre non solo per le
strategie adottate servendo l’Impero Asburgico, che lo conducono a successi
diplomatici, ma anche per il lungimirante progetto di fondare l’Istituto
delle Scienze, rilanciando il prestigio della città in un orizzonte
europeo.
È il riflesso della sua moderna concezione degli studi la “Stanza delle
Armi” che fa allestire all’interno dell’Istituto, come efficace mezzo di
apprendimento, fra teoria e sperimentazione, delle tattiche e delle
tecnologie che rendono l’“arte di fare la guerra” una vera scienza: fornita
di svariati tipi di strumentazione bellica, raccolta nel corso dei lunghi
anni trascorsi in territorio ottomano fra prigionia e campagne militari, la
“Stanza” era soprattutto dotata di numerose “armi turchesche”. Sono proprio
queste ultime ad aver attratto in special modo l’interesse del generale,
che confessa di essere stato affascinato fin dagli «anni più teneri» dalla
lettura delle «Storie della Nazione Turca, ... descritta per invincibile».
Una fama d’invincibilità che il generale-scienziato sembra voler
ridimensionare anche attraverso lo studio e la classificazione delle armi
in adozione all’esercito turco, dalle denominazioni spesso “esotiche”, che
illustrerà negli usi specifici all’interno del suo celebre trattato, lo
Stato militare dell’Imperio Ottomanno, edito postumo (1732).


Al Museo Archeologico la mostra MILITARIS SUPPELLEX. Luigi Ferdinando
Marsili e gli armamenti dell’antichità, a cura di Marinella Marchesi e
Paola Giovetti, presenta parte della ricca collezione archeologica di
Marsili, già esposta nella “Stanza delle Antichità” dell’Istituto delle
Scienze e composta da materiali egizi, etruschi, greci e, in maggior
numero, romani; la collezione confluì nel patrimonio del Museo Civico
Archeologico di Bologna nel 1881.


Molti furono gli aspetti del mondo antico che rientrarono negli interessi
del Marsili, tutti evidentemente collegati con il suo modernissimo concetto
secondo cui studio e ricostruzione del passato dovevano diventare premessa
indispensabile per lo sviluppo del presente. Tra le numerose ricerche che
furono dedicate alla comprensione delle tecnologie antiche, un posto
particolare ebbe lo studio dell'arte militare.
L’acquisizione di alcuni materiali con raffigurazioni di armi, come l’urna
cineraria romana, o di altri mezzi bellici, quali le navi sui frammenti di
sarcofagi o ancora il particolarissimo elefante “da guerra” in bronzo,
messi in evidenza nel percorso museale, fu certo suggerita dalla volontà di
giungere ad un'approfondita conoscenza delle tecniche di guerra «di Egizi,
Etruschi e Romani».


Le due mostre in breve:


“Invincibili” Ottomani. Armi ed insegne turche nelle raccolte del Museo
Civico Medievale (20 aprile - 4 novembre 2012)
Museo Civico Medievale
via Manzoni, 4
Tel. 051.2193916 o 051.2193930
museiarteantica@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici


"MILITARIS SUPPELLEX. Luigi Ferdinando Marsili e gli armamenti
dell’antichità" (20 aprile - 4 novembre 2012)
Museo Civico Archeologico
Via dell'Archiginnasio, 2
Tel. 051.2757211
mca@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/museoarcheologico


Inaugurazione (per entrambe le mostre):
Venerdì 20 aprile 2012


Orario d’apertura (per entrambe le mostre):
martedì-venerdì: 9.00-15.00
sabato, domenica e festivi infrasettimanali: 10.00-18.30
Chiuso lunedì (feriali) e 1° maggio
Ingresso: € 4 (intero), € 2 (ridotto)
Ingresso gratuito ogni primo sabato del mese dalle ore 15.00 alle ore 18.30


Per ulteriori informazioni:
www.comune.bologna.it/cultura/

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