mercoledì 6 febbraio 2013

Eventi BRAVO CAFFE'


MERCOLEDI 06 FEBBRAIO - ORE 21.30
BLUE PENGUIN & LIONS CLUB
Lions Club presenta gli straordinari Blue Penguin! In collaborazione con Bologna Spettacolo e Terre a Mano (vini di Toscana).
Il gruppo è a nove voci miste e, nel suo genere, è tra i migliori in Italia. Tutti i brani sono eseguiti A CAPPELLA, senza l´ausilio di supporti musicali, riproducendo con le sole voci le sonorità degli strumenti. Il repertorio è molto vario, dal pop internazionale anni ´80 alla disco-dance, dallo swing al doo-woop con arrangiamenti originali.
Nel 2001 esce il primo CD del gruppo dal titolo "Nine Below Zero", album di cover pop anni ´80 e di famosi brani jazz, come “Video killed the radio star”, “Just can´t get enough”, “My baby just cares for me”, “I can´t give you anything but love”. Nel 2002 i Blue Penguin organizzano il primo Italian A Cappella Summit, con i maggiori gruppi a cappella italiani. Nel 2007 esce il secondo album “Pengeris”, con ritmiche travolgenti. Oltre al filone pop (Toto, Donna Summer, Bronski Beat...), troviamo “Lo Iundolo”, esperimento di techno-trance a cappella da discoteca (!).

Per chi volesse approfittare del menu a 25 euro concerto inclusoù
- Tortelloni al radicchio
- Tasca di maiale farcita ai funghi con verdure di stagione
- Plum Caka alla zucca servito con crema
- Acqua e caffè
- Rosso toscano "Terre a Mano"  
GIOVEDI 07 FEBBRAIO - ORE 22.15
ANGELO ADAMO TRIO
ANGELO ADAMO - armonica
PAOLO GHETTI - contrabbasso
GIANCARLO BIANCHETTI - chitarra e batteria

Trio jazz di qualità sopraffina capitanato dall'armonicista Angelo Adamo (cromatica e diatonica). Adamo, calabrese ma bolognese d'adozione, è musicista versatile e dal curriculum infinito, avendo collaborato con grandi del jazz ma anche della musica leggera (Samuele Bersani, Gianni Morandi...) ed essendo autore di svariati album, l'ultimo dei quali ("My foolish harp") ha ricevuto ottime critiche addirittura da Toots Thielemans, forse il pià grande armonicista di tutti i tempi.
VENERDI 08 FEBBRAIO - ORE 22.45
ALAN SORRENTI 
ALAN SORRENTI - voce
IVAN VOLPEINTESTA - chitarra 
ANTONIO DELUCA - basso 
PAOLO PEZZANO - batteria

Alan Sorrenti è il padre di quello che, a buon diritto, può essere considerato il pezzo più famoso della dance italiana degli anni '70 e '80, quell'eterno “Figli delle Stelle” che a 36 anni dalla sua uscita è ancora trasmesso dalle radio. Un marchio di fabbrica che, con altre hit tra cui “Tu sei l'unica donna per me” (45 giri più venduto in Italia nel 1979 e che gli fece vincere il Festivalbar) e “Non so che darei” (successo in tutta Europa), lo pone tra i protagonisti della musica leggera italiana. 
Eppure prima di approdare alla canzone commerciale, l'italo-gallese Alan Sorrenti era uno dei più interessanti pionieri del prog-rock italiano. Combinando atmosfere incantate e uno stile canoro peculiare nel 1972 aveva pubblicato "Aria", album da molti indicato come vero e proprio capolavoro del pop italiano con musicisti d'eccezione tra cui Jean Luc Ponty (violinista jazz riconoscibile nei capolavori orchestrali di Zappa). Sia "Aria" (1972) che il suo secondo album, “Come un vecchio incensiere all'alba di un villaggio deserto” (1973), hanno la stessa struttura. Poi la brusca e fortunata virata verso la dance. 
Al Bravo Sorrenti non ci farà mancare tutti i suoi successi più conosciuti.
SABATO 09 FEBBRAIO - ORE 22.45
DIEGO FRABETTI
BOOGALOO JAZZ STATION 
DIEGO FRABETTI - tromba
FEDERICO SPORTELLI - sax
EMILIANO PINTORI - tastiere
VITTORIO SICBALDI - batteria

La serata ripercorre la storia della musica boogaloo dagli anni 60 passando anche per la bossa. Dal funk di Melvin Sparks (scomparso da poco e ospitato dal Bravo alcuni anni fa) agli standard di Nat Aderley. Il tipico "tiro" dell'Hammond e una batteria che alterna swing e groove fanno del progetto a due fiati di Diego Frabetti una bomba energetica.
DOMENICA 10 FEBBRAIO - ORE 19.30
PRELUDIO CARNIVAL

Saggio della scuola di musica Preludio: dai corsi di classica a quelli jazz.  
LUNEDI 11 FEBBRAIO - ORE 22.15
RAY GELATO & THE GIANTS 
RAY GELATO - voce e sax soprano
GUTHER KURMAYR - pianoforte 
OLIVER WILBY - sax tenore e soprano
DANIEL MARSDEN - tromba 
ANDY ROGERS - trombone
OLIVER HAYHURST - contrabbasso 
SEBASTIAN DeKROM - batteria

Una miscela contagiosa, spettacolare, irresistibile che ha fatto la fortuna del sassofonista e cantante inglese, da tempo amatissimo non solo in patria per la sua simpatia e la sua verve ma anche per esecuzioni musicali impeccabili. Ray Gelato è più di altri colui che ha riscoperto con successo lo spirito più disincantato di tanta musica in voga negli anni Quaranta e Cinquanta: soprattutto dal vivo, lui e la sua band trascinano il pubblico in un sorta di rito collettivo all’insegna del più sano e tonificante divertimento. Merito anche di influenze e canzoni che vanno da Nat King Cole a Frank Sinatra, da Cole Porter a Louis Prima, da Sammy Davis Jr. a Louis Jordan, senza dimenticare capisaldi della tradizione italiana. Nello stile e nell’estetica di Ray Gelato i riferimenti a Buscaglione, Carosone, Rabagliati e Natalino Otto sono infatti evidentissimi. Nel suo repertorio “Tu vuo’ fa l’americano” va quindi a braccetto con “Just A Gigolo”, “O Marie” con “Everybody Loves Somebody”, “That’s Amore” con “Just One of Those Things”. 
Con Ray Gelato non c’è dunque timore di annoiarsi: d’altra parte, nel jazz arte e intrattenimento convivono in armonia da sempre.
Fonte:newsletter@bravocaffe.it
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