venerdì 1 febbraio 2013

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI


GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 1 A GIOVEDI' 7
FEBBRAIO
Conferenze,  laboratori,  concerti,  visite guidate, visite in lingua: ogni
settimana  i  Musei  Civici  di  Bologna  propongono un ricco calendario di
appuntamnti,  un  racconto  che  prende  tante  forme,  per raggiungere il
pubblico più vasto possibile, naturalmente senza dimenticare i più piccoli,
che sono sempre fra gli ospiti più graditi.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 1 a giovedì 7 febbraio.

IN EVIDENZA

“Saqqara  in copia: i rilievi egiziani di Horemheb e Ptahemwia in mostra al
Cairo”
Il  Museo  Archeologico  di  Bologna e il Laboratorio ProtoLab dell’ENEA di
Bologna  hanno  realizzato  le  copie  in  marmo  di due importanti rilievi
egiziani  provenienti  dalle  tombe del generale Horemheb e del maggiordomo
regale  Ptahemwia, che si trovano nella necropoli di Nuovo Regno a Saqqara,
non lontano dalla piramide a gradoni del faraone Gioser.
Le  due  copie,  realizzate  con  le  più avanzate tecnologie di ingegneria
inversa,  modellazione  CAD  3D e prototipazione rapida, rimarranno esposte
presso l’Istituto Italiano di Cultura al Cairo dal 4 al 19 febbraio 2013.
Le  copie,  donate  dal  Museo  Archeologico di Bologna all’Egitto, saranno
trasferite  a  Saqqara entro la fine di febbraio e musealizzate nelle tombe
di  Horemheb  e  di  Ptahemwia  dalla  missione  archeologica  olandese del
Rijksmuseum  van  Oudheden  e  dell’Università di Leida, che scava da molti
anni in questa necropoli.
Il   progetto   rappresenta   una   tappa   importante  del  Memorandum  of
Understanding  sottoscritto nel 2011 tra il Museo Archeologico di Bologna e
il  Rijksmuseum  van Oudheden di Leida ed è stato supportato da C.I.S.E. di
Imola (Centro Italiano di Studi Egittologici), Rotary Club di Imola, Tarros
S.P.A., UnoCad, Zanchetta Marmi e Associazione Amici del Museo Archeologico
di Bologna – Esagono.


PER I BAMBINI


sabato 2 febbraio
ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo The best of 2013
“Costruisci   il  tuo  strumento  alieno”  Terzo  ed  ultimo  incontro  del
laboratorio di “circuit bending” con Andrea Serrapiglio, per bambini da 7 a
10 anni e genitori.
Il “Circuit Bending” è un’arte scoperta per caso, mentre un papà cercava di
aggiustare  un  giocattolo  elettronico del figlio. Non essendo un genio di
elettronica mise le mani dove teoricamente non si dovevano mettere e...
Così  nasce  l’Anti-Teoria  di  Reed  Ghazala,  diventato  poi  un guru del
“circuit  bending”, che si basa sul riciclo di un gadget o di un giocattolo
elettronico che finirebbe probabilmente nella spazzatura dopo il suo comune
utilizzo,  trasformandolo  in  uno  strumento musicale unico e... alieno! E
senza sapere nulla di elettronica...
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757711
oppure a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it
Ingresso: € 3,00 a bambino ad incontro + € 3,00 ad adulto
Info: www.museomusicabologna.it/bambini.htm

Domenica 3 febbraio
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Il libro delle curiosità: l'energia”
Laboratorio per bambini da 3 a 6 anni.
La  scienza,  i  pupazzi  e  la  curiosità  sono  gli ingredienti di questo
incontro  che  vuole  introdurre  i  bambini  più piccoli alla logica della
sperimentazione.  I  bambini  conosceranno  “Bebo il Verme”, un personaggio
dispettoso  che  vive  nel  Laboratorio dello Scienziato e che ha un grosso
guaio  da  risolvere: non riesce più a muoversi perché è finita la benzina!
Ce  la  farà  a  trovare  delle  alternative? Saranno i bambini ad aiutarlo
facendo esperimenti proprio come gli scienziati grandi.
Lo  spettacolo  vuole  sensibilizzare i più piccoli alla ricerca di energie
alternative  al  petrolio. Attraverso le vicende di Bebo il Verme i bambini
potranno sperimentare nuovi modi per risolvere il problema, confrontando le
diverse  idee,  provando  e  riprovando,  proprio  come  una  vera comunità
scientifica che ha a cuore il futuro del nostro pianeta.
Prenotazione  obbligatoria  allo  051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 1
febbraio)
Ingresso: € 3,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Collezioni Comunali d’Arte - Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
Per il ciclo Per i bambini e le loro famiglie
“Alza gli occhi! Miti, simboli e virtù del Palazzo Comunale”
Laboratorio per bambini da 6 a 10 anni con Serena Quagliaroli.
Dopo   aver  osservato  le  splendide  decorazioni  che  ornano  le  camere
dell'appartamento  del  Legato  nel  Palazzo  Comunale,  i bambini verranno
invitati  a  realizzare il modellino in cartoncino di una propria stanza di
rappresentanza, decorandola con stemmi, simboli e figure allegoriche di cui
avranno appreso il significato nel corso della visita.
Prenotazione obbligatoria presso la biglietteria del Museo Civico Medievale
(tel. 051 2193916)
Ingresso:   €   3,00   a   bambino  (ingresso  gratuito  al  museo  per  un
accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Per il ciclo Domenica al museo
“La Collezione Permanente”
Laboratorio   dedicato   alla  Collezione  per  bambini  da  4  a  7  anni.
Prenotazione     obbligatoria     allo    051    6496628/611    oppure    a
mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00 a bambino
Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 7 febbraio
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Carnevale al MAMbo”
Laboratorio  per  bambini da 5 a 9 anni. Prenotazione obbligatoria allo 051
6496628/611 oppure a mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00 a bambino
Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 1 febbraio
ore 17.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
Per  il  ciclo Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta. Il restauro
del palazzo e del ciclo di dipinti del salone
Visita  guidata  al  Palazzo  Davia Bargellini e ai dipinti del XVII secolo
ricollocati nel salone del Piano Nobile, con Silvia Battistini.
In  occasione  dei  recenti  restauri  ad  uno degli appartamenti del piano
nobile,  è tornato alla luce il salone con l'affaccio su Piazza Aldrovandi.
Questo  spazio alla fine del XVII secolo faceva parte dell'appartamento del
senatore   Giacomo   Filippo   Bargellini,   proprietario  dell’ala  destra
dell’edificio, che per la restante parte era abitato dal nipote Vincenzo.
Da  quanto  si  può  ricostruire dai documenti e dalle fonti, il salone era
ornato  da cinque grandi dipinti, ora ricollocati nel loro luogo d’origine,
che  raffigurano episodi biblici e di storia antica: “Rebecca e il servo di
Abramo  al  pozzo”,  “Mosè  salvato  dalle  acque”,  “Congedo di Tolomeo da
Berenice”, “Morte di Tito Tazio”, “Muzio Scevola”.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

sabato 2 febbraio
ore   16:   Museo   Archeologico  -  via  dell'Archiginnasio  2  (Sala  del
Risorgimento)
Per il ciclo Italia antica, di molte genti
“I  popoli italici dell’Abruzzo: dalla formazione alla romanizzazione (XI-I
sec. a. C.)”
Conferenza di Vincenzo d’Ercole, archeologo del MiBAC.
Un   incontro   per   conoscere   meglio   la  realtà  articolata  e  ricca
dell’archeologia  abruzzese,  fatta  di  Marsi,  Peligni, Pretuzi, Sanniti,
Vestini, Frentani, Marrucini.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
“Bas Jan Ader. Tra due mondi” Visita guidata alla mostra.
Nello  spazio di Villa delle Rose, il MAMbo presenta la prima retrospettiva
in  una  sede  istituzionale italiana dedicata all'artista olandese Bas Jan
Ader (1942-1975).
La  mostra,  a cura di Javier Hontoria, si configura come una straordinaria
opportunità di conoscere e approfondire l'opera di una tra le più singolari
e  carismatiche  personalità  creative  degli anni Sessanta e Settanta e di
evidenziarne la forte influenza sugli artisti delle generazioni successive,
grazie  all'attualità della sua ricerca. In esposizione una selezione delle
opere  più  significative  di  Bas  Jan  Ader,  articolate  in sei aree che
riprendono i temi ricorrenti della sua ricerca.
Prenotazione     obbligatoria     allo    051    6496628/611    oppure    a
mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero - € 4,00 ridotto)

ore 16.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo Il Museo Nella Musica
“Nell'anno  di...  Stefano  Gobatti a 100 anni dalla morte: i Goti in prima
assoluta (Teatro Comunale, 1873)”
Con  Francesco  Ernani,  Piero  Mioli,  Francesco  Passadore,  Luigi Verdi,
Tommaso Zaghini
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.org

ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Visitando le mostre
“Simone e Jacopo: due pittori bolognesi al tramonto del Medioevo”
Visita guidata alla mostra con Paolo Cova.
Lo  studioso,  dottore  di  ricerca  in  Storia  dell'Arte Medievale presso
l'Università  di  Bologna  e  collaboratore dei Musei Civici d'arte Antica,
inaugura un ciclo di visite, che si terranno ogni sabato pomeriggio fino al
2 marzo 2013, in concomitanza con la chiusura della mostra.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero - € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Domenica 3 febbraio
ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Visitando le mostre
“'Invincibili Ottomani'. Marsili e la collezione islamica”
Visita guidata alla mostra con Giulia Berlingozzi e Machaeva Orazgozel.
Realizzata  in  occasione  delle celebrazioni per il terzo centenario della
fondazione dell'Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi
Ferdinando  Marsili  (1658-1730),  la mostra espone importanti pezzi ancora
sconosciuti  al  pubblico,  quali scimitarre, pugnali, pistole e moschetti,
anche  preziosamente  decorati.  Fra  gli  altri,  una particolare menzione
meritano  le “tug”, insegne militari terminanti in un pomo di rame dorato e
ornate    con   crine   di   cavallo,   che   ricorreranno   frequentemente
nell’iconografia  celebrativa  dedicata al generale, divenendo una sorta di
attributi “marsiliani”.
Personaggio   fondamentale   per   le   vicende   culturali  della  Bologna
settecentesca,  il  generale  Luigi  Ferdinando Marsili diviene celebre non
solo  per  le  strategie  adottate  servendo  l’Impero  Asburgico,  che  lo
conducono  a successi diplomatici, ma anche per il lungimirante progetto di
fondare  l’Istituto  delle Scienze, rilanciando il prestigio della città in
un orizzonte europeo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero - € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
In occasione di Arte e Scienza in Piazza
“Storie da un mondo senza energie. Vivere nella Preistoria”
Visita guidata con l'archeologa Laura Minarini (Museo Civico Archeologico),
alla  scoperta  della  storia  dell'uomo durante l'età della pietra e nelle
prime età dei metalli.
Attraverso  i  reperti  preistorici  conservati  nel Museo Archeologico, si
ripercorrono   le   tappe   fondamentali   dell’evoluzione  dell’uomo,  dal
Paleolitico   all’età   storica,   dal   punto  di  vista  dell’adattamento
all’ambiente  e della scoperta e lo sfruttamento delle energie disponibili:
forza umana, fuoco, energia animale.
Ingresso:  biglietto  museo  (€  5,00  intero  -  €  3,00  ridotto) fino ad
esaurimento posti (max. 40)
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Visita guidata alla mostra "faccia a faccia" di Mario Ceroli
L'ampia  rassegna  antologica,  a cura di Gianfranco Maraniello, ripercorre
l'intera vicenda creativa dell'artista di fama internazionale, configurando
una ricognizione rappresentativa della sua inesauribile vocazione inventiva
nella  sperimentazione  della  materia  e  nell'esplorazione di un universo
concettuale costantemente riferito alla tradizione della storia dell'arte.
Il  percorso  espositivo  comprende  alcune delle più celebri installazioni
ambientali   di   grandi  dimensioni,  oltre  a  nuovi  lavori,  presentati
appositamente  in questa occasione, in un confronto dialettico che sfugge a
criteri cronologici e storiografici.
A cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Ingresso:  € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero - € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l'ingresso in mostra)
Info: www.mambo-bologna.org

mercoledì 6 febbraio
ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Finale Emilia, un paese nel terremoto
“Percorsi  di  varie culture”Conferenza di Carlo de Angelis (Presidente del
Comitato  per  Bologna  Storica  Artistica); Maria Pia Balboni (studiosa di
Storia  Locale);  Marina  Calore  (studiosa  di  Storia  del Teatro e dello
Spettacolo);  Giorgio  Galeazzi  (Architetto,  Segretario  del Comitato per
Bologna Storica e Artistica)
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

giovedì 7 febbraio
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Visita guidata alla mostra "faccia a faccia" di Mario Ceroli
L'ampia  rassegna  antologica,  a cura di Gianfranco Maraniello, ripercorre
l'intera vicenda creativa dell'artista di fama internazionale, configurando
una ricognizione rappresentativa della sua inesauribile vocazione inventiva
nella  sperimentazione  della  materia  e  nell'esplorazione di un universo
concettuale costantemente riferito alla tradizione della storia dell'arte.
Il  percorso  espositivo  comprende  alcune delle più celebri installazioni
ambientali   di   grandi  dimensioni,  oltre  a  nuovi  lavori,  presentati
appositamente  in questa occasione, in un confronto dialettico che sfugge a
criteri cronologici e storiografici.
A cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Ingresso:  € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero - € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l'ingresso in mostra)
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Museo   Civico   Archeologico,   fino   al   10   febbraio   2013   -   via
dell'Archiginnasio 2
“Marino Marini: l'arcaico”
A cura di Gianfranco Maraniello e Alberto Salvadori
In esposizione una selezione di opere di Marino Marini (1901-1980), uno dei
massimi scultori del Ventesimo Secolo.
La  verità  della rappresentazione come elemento fondante della scultura di
Marino  Marini  e  come  tema  cardine della grande tradizione della storia
dell’arte  italiana del Novecento trova importanti radici in una classicità
che  vede nell’arte egizia e in quella etrusca gli appigli più profondi. Su
questo  presupposto si danno le ragioni della presenza dell’artista toscano
al  Museo  Archeologico  di  Bologna: le opere non alterano la disposizione
della collezione permanente, ma in essa trovano il proprio teatro ideale.
In  questa prospettiva si possono così osservare la “Venere” del 1942 con i
suoi  tratti  delineati  dalla  elegante  figura  che  esprime tutta la sua
evocazione  mitologica  nelle morbide fattezze, la “Pomona” del 1945 con la
grazia  di  un antica divinità che incede nel tempo presente, arrivando poi
al  “Cavaliere”  del  1949 che ci immette nella fase più matura della serie
dei  famosi  cavalli  e cavalieri. Marino Marini non mancava di frequentare
gli artisti a lui coevi e in molti casi - com’è successo per Kokoscha, Mies
van  der Rohe e altri grandi del ‘900 - ne realizzò splendidi ritratti. Tra
questi  uno  dei  più  importanti  e precoci è quello dello scultore Fausto
Melotti  del  1937,  presente  in  mostra,  elegantemente  plasmato e dagli
evidenti  richiami  a  quell’idea  di  classicità  che affonda nella grande
cultura  figurativa  italiana  dal  XV  secolo, con riferimenti a Francesco
Laurana  e  alla statuaria rinascimentale tanto amata dall’artista toscano.
Infine  le  forme geometriche di “Composizione” (1956) paiono muovere verso
una    primitiva   astrazione,   quasi   un   geroglifico   tridimensionale
nell'immaginazione  di  un cavallo che, nell'arte di Marino Marini, di lì a
poco   si  disgregherà  per  sempre  assumendo  la  più  nota  plastica  di
composizioni di elementi e figure astratte.
Info: www.museibologna.it/archeologico

Villa delle Rose, fino al 17 marzo 2013 - via Saragozza 228/230
“Bas Jan Ader. Tra due mondi”
A cura di Javier Hontoria
“Bas Jan Ader. Tra due mondi” è la prima retrospettiva che viene dedicata a
Bas Jan Ader in Italia. La mostra costituisce una straordinaria opportunità
per  conoscere  e  approfondire  l'opera  di  una  tra  le più carismatiche
personalità  creative  degli  anni Sessanta e Settanta e di evidenziarne la
forte   influenza   sugli  artisti  delle  generazioni  successive,  grazie
all'attualità della sua ricerca.
Il titolo allude alla condizione di costante movimento che l'artista stesso
sperimentò  vivendo  tra  Europa  e Stati Uniti, tra il Vecchio e  il Nuovo
mondo.
Nato  nel 1942 vicino a Groninga, nei Paesi Bassi, Bas Jan Ader è stato uno
dei  più  singolari  artisti  attivi  negli  anni  '60  e '70. Il carattere
leggendario  che  distingue  la  sua  vita  e  la  sua  opera  e la valenza
emblematica  di molti suoi lavori lo hanno reso, ad oggi, una figura chiave
nello  scenario  dell'arte  contemporanea.  Ader è morto annegato nel 1975,
mentre  stava  tentando  di  raggiungere  l'Irlanda  a bordo di una piccola
imbarcazione  di  4  metri  di  lunghezza.  Era  partito  dalle  coste  del
Massachussets  per  un  viaggio  che doveva fare parte del suo progetto “In
search  of  the  miraculous”, mai portato a termine. La relazione dell’uomo
con  la  natura,  interpretata  in  una prospettiva romantica, la revisione
personale  del  concetto  di  melanconia,  che  affonda  le  sue radici nel
pensiero  rinascimentale  europeo,  nella  figura  di  Dürer e nel pensiero
umanista  fiorentino del Quattrocento, caratterizzano costantemente l'opera
dell'artista  olandese  così  come  i numerosi riferimenti al suo maestro e
compatriota  Mondrian  o   la  ricorrente  materializzazione di una visione
esistenzialista.  Da  questa prospettiva nascono le sue famose “cadute” che
traggono  origine  dalla  letteratura  di Camus, dal Teatro dell’Assurdo di
Beckett  e dalla commedia cinematografica statunitense degli anni '20. Ader
è,  inoltre, una delle figure che con maggior originalità ha rielaborato le
linee essenziali dell'arte concettuale, rifuggendo dalla suo caratteristico
rigore formale in favore di un linguaggio più personale ed evocativo.
Il  percorso  espositivo  a  Villa delle Rose comprende una selezione delle
opere  più  significative  di  Bas  Jan  Ader e si articola in sei aree che
riprendono i temi ricorrenti della sua ricerca.
Info: www.mambo-bologna.org

MAMbo  -  Museo d'Arte Moderna di Bologna, fino al 1° aprile 2013 - via Don
Minzoni 14
“faccia a faccia” di Mario Ceroli
A cura di Gianfranco Maraniello
Il  MAMbo  -  Museo  d'Arte Moderna di Bologna presenta la mostra “faccia a
faccia   “   di   Mario   Ceroli,  rendendo  omaggio  all'artista  di  fama
internazionale,  protagonista di primo piano di quella nuova generazione di
autori  che  a  partire  dai  primi  anni  Sessanta  ha avviato sulla scena
italiana  una  stagione  irripetibile  di  rinnovamento negli indirizzi del
linguaggio artistico.
Le  47  opere presentate comprendono alcune delle più celebri installazioni
ambientali   di   grandi   dimensioni,  oltre  a  nuovi  lavori  presentati
appositamente in questa occasione.
L'artista  ha  pensato  la  mostra  come  un  unico  progetto,  scultoreo e
architettonico  al  contempo.  Capovolgendo il principio ideativo della sua
celebre opera-ambiente del 1966 Cassa Sistina, Mario Ceroli ha fatto propri
gli straordinari volumi della Sala delle Ciminiere del museo e a partire da
quella  condensata  introflessione di elementi architettonici ha proiettato
la  sua  arte  nello  spazio estroflesso, esaltandone l'impatto visivo e la
forza espressiva.
La  mostra  di  Bologna  diventa  così  un  solo corpo in cui attraverso un
attento  gioco  di rimandi e connessioni le opere costituiscono la versione
“esplosa”  di  uno spazio inventato dall’artista: nel percorso espositivo i
lavori storici dialogano e si confrontano dialetticamente con i più recenti
sfuggendo a criteri cronologici e storiografici.
Il  titolo  “faccia  a faccia” fa riferimento al confronto tra l'umano e il
divino  che  proprio il grande salone centrale del MAMbo, così simile a una
cattedrale, ha ispirato.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo della Musica, fino al 3 febbraio 2013 - Strada Maggiore 34
“Rewind. 50 anni di Fender in Italia”
A cura di Luca Beatrice
Un progetto di Casale Bauer in collaborazione con il Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna
La  mostra  analizza  l’ultimo  mezzo  secolo  di cultura musicale e visiva
italiana,  attraverso  il  confronto  fra il mondo dell’arte e quello della
musica.   Il  punto  di  partenza  consiste  nelle  Fender  customizzate  e
reinterpretate  da  ventidue  artisti  italiani e internazionali chiamati a
dare  una loro lettura del mito attraverso stili e linguaggi molto diversi,
dalla     pittura    figurativa    all’arte    concettuale,    dall’oggetto
all’installazione, dalla street painting alla sound art.
Nelle  sale  storiche del Museo della Musica queste inedite Fender d’autore
dialogano,  in  un allestimento ricco di spunti e memoria, con gli elementi
visivi  e  scenografici di una microstoria della musica italiana, a partire
dall’inizio  degli  anni  ’60  fino  ad  arriva a oggi, ma senza seguire un
ordine  cronologico  bensì  stilistico: abbiamo così il Rock degli inizi di
Adriano  Celentano e dei seguaci di Elvis e quello contemporaneo di Vasco e
Ligabue,  dei  Litfiba e degli Afterhours, ma anche il rock che si incontra
con  il pop nelle canzoni degli Stadio o di Cesare Cremonini; le “voci” dei
grandi  interpreti  italiani,  da Gianni Morandi a Tiziano Ferro, da Mina a
Laura  Pausini;  la  lunga tradizione del pop melodico che parte da Claudio
Baglioni   e  giunge  fino  a  Biagio  Antonacci;  una  serie  di  fenomeni
alternativi, il Beat (dal Piper alla contestazione del ’68), la psichedelia
e  il pop sinfonico, l’indie rock e la canzone d’autore, dalla prima scuola
di  Genova  (Paoli, Tenco, Lauzi, Bindi) a quella di Milano (con Gaber), da
Roma  alla  "via  Emilia"  di  Guccini, Dalla, Carboni, Ron fino ai giovani
Dente  e  Vasco  Brondi  e  le culture giovanili, capaci di trasformarsi in
fenomeni  di  moda  e  di  massa,  come  la  dance,  l’electropop, il rap e
l’hip-hop.
La  storia  degli  ultimi  cinquanta anni è infine ripercorsa attraverso la
fotografia,  con  una  serie  di  scatti  di  Guido Harari, Efrem Raimondi,
Caterina  Farassino e Paolo Proserpio, a disegnare una sorta di time line a
partire dal 1962, debutto di Fender in Italia.
Info: www.museomusicabologna.it/rewind.htm
www.museomusicabologna.it/rewinddownload.htm (press area)

“Hanne Darboven”
A cura di Miriam Schfoos
Promossa da galleria P420 e Fondazione Hanne Darboven di Amburgo
La  mostra  presenta  il  lavoro  "Kalendar  94,  Postum  OP  42  A  B C D,
Bläserquintett"  dell’artista tedesca Hanne Darboven (Monaco, 1941-Amburgo,
2009).
Le  composizioni  musicali  di Hanne Darboven sono fortemente connesse alla
sua  attività  di  artista visiva. Alla stessa maniera, le sue opere visive
sono   strettamente  legate  alle  sue  composizioni  musicali.  L’idea  di
affiancare  il  lavoro  prettamente visuale alla performance musicale nasce
dall’esigenza  di  illustrare  al  meglio  la  specifica  interazione  e la
particolare prospettiva di questa relazione.
Info: www.museomusicabologna.it

Museo Medievale, fino al 3 marzo 2013 - via Manzoni 4
“’Invincibili’  Ottomani.  Armi  ed insegne turche nelle raccolte del Museo
Civico Medievale”
Realizzata  in  occasione  delle celebrazioni per il terzo centenario della
fondazione dell'Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi
Ferdinando  Marsili  (1658-1730),  la mostra espone importanti pezzi ancora
sconosciuti  al  pubblico,  quali scimitarre, pugnali, pistole e moschetti,
anche preziosamente decorati.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

“Simone e Jacopo: due pittori bolognesi al tramonto del Medioevo”
In  mostra  due  preziose tavole raffiguranti la "Madonna con Bambino" e la
"Crocifissione", rispettivamente di Jacopo di Paolo e di Simone di Filippo,
detto dei Crocefissi. Le due opere sono esposte insieme ad altri dipinti su
tavola ed a miniature provenienti da musei e collezioni private.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Museo  del  Patrimonio  Industriale,  fino  al  30  giugno 2013 - via della
Beverara 123
"Giordani:  costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961"
Per  cinque  generazioni,  dal  1875  al 1984, la famiglia Giordani ha dato
vita, con impegno e passione, ad una ditta che, dall’originaria lavorazione
del  ferro,  si  è  specializzata nella produzione di giocattoli sportivi e
carrozzine.  Questa  “fabbrica della felicità” al servizio delle famiglie e
dei  bambini  ha  lasciato  un segno indelebile nel loro immaginario ed una
fama   che   ancora  sopravvive,  tanto  da  rendere  oggi  quegli  oggetti
particolarmente  ambiti  nel  mercato del modernariato e del collezionismo.
Gli  anni  compresi  tra  la  stampa  del  primo  catalogo, nel 1915, ed il
trasferimento  dell’Azienda da Bologna al nuovo stabilimento di Casalecchio
di   Reno,  nel  1961,  dove  regnerà  la  produzione  in  plastica,  hanno
rappresentato l’epoca pionieristica del giocattolo, costruito all’inizio in
ferro  e  legno  e  poi  in  lamiera  stampata, durante la quale il marchio
Giordani   si   è   accreditato   dapprima  in  Italia,  quindi  in  ambito
internazionale.
L’apporto  dei  collezionisti del settore ha reso disponibili 37 giocattoli
tra  i più rappresentativi della produzione Giordani, alcuni dei quali rari
o  particolari,  costruiti  in  ferro,  legno e lamiera stampata: tricicli,
biciclette  con  e  senza  ruotine,  ciclo  side-car,  automobili a pedali,
automobile  elettrica,  reattore,  autoareoplano, ciclopattino, carrettino,
carrozzine per bambino e per bambola.
Oltre 400 immagini di Cataloghi e foto d’epoca sono visibili in 5 visori ed
una videoproiezione.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

L'Istituzione  Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici  bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e  dell'inquadramento  di  un  notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato  e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale  policentrico,  fortemente  coordinato,  in  cui  le  specificità
museali   esprimono  una  chiara  identità  e  un  determinato  settore  di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I  Musei  civici,  con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della   città,   soprattutto   in  riferimento  alla  salvaguardia  e  alla
valorizzazione  di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni  sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e  del  suo  territorio,  dai  primi  insediamenti  preistorici  fino  alle
dinamiche    economiche   e   produttive   della   società   contemporanea.
Parallelamente   sono   documentati   aspetti   importanti  dello  sviluppo
culturale,  artistico,  scientifico  e  tecnologico  del nostro territorio:
dalla  stagione  del  collezionismo  erudito  del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti  più  significativi  del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna,  Museo  Morandi,  Casa  Morandi,  Villa  delle  Rose, Museo per la
Memoria  di  Ustica,  Museo  Civico  Archeologico,  Museo Civico Medievale,
Collezioni  Comunali  d'Arte,  Museo  Civico  d'Arte Industriale e Galleria
Davia  Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:  martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi.
Per  “Bas Jan Ader. Tra due mondi”: mercoledì, giovedì, venerdì: ore 14-18;
sabato e domenica: ore 12-18

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  -  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13

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