AL VIA A BOLOGNA I CANTIERI DEL PROGETTO "FRONTIER": TREDICI WRITERS PER
TREDICI OPERE MONUMENTALI SUI MURI DELLA CITTA'
Frontier – La linea dello stile è il progetto con cui il Comune diBologna, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, intende
valorizzare il Writing e la Street Art, avviando una riflessione
approfondita su due discipline riconosciute a livello internazionale come
forme di espressione tra le più interessanti nel panorama dell’arte
contemporanea.
Al via i cantieri del progetto Frontier: si comincia martedì 19 giugno con
gli artisti Does, Honet e M-City, che dipingeranno opere di dimensione
monumentale sui muri della città. Dal 19 giugno a inizio agosto Bologna
ospita gli artisti coinvolti nel progetto Frontier - la linea dello stile,
curato da Fabiola Naldi e Claudio Musso, coordinato e sostenuto dal Comune
di Bologna.
Tredici muri per tredici artisti che, dagli anni ‘70 a oggi, hanno
contribuito a dare vita con i loro differenti stili a due movimenti
artistici fra i più importanti nel panorama dell’arte e della cultura
urbana contemporanea, il Writing e la Street Art. Gli artisti lavoreranno
tra giugno e agosto nei vari quartieri della città, a stretto contatto con
i residenti delle case i cui muri sono stati scelti dai curatori del
progetto come “tele” ideali per opere di ampie dimensioni e dal forte
impatto visivo.
I cantieri saranno aperti al pubblico, che potrà seguire la realizzazione
delle opere passo per passo: un’occasione unica per vedere quali tecniche
utilizzano gli artisti per creare e dare forma alle loro creazioni site
specific.
I Cantieri
Data e luogo segreti per Phase II, artista statunitense attivo a New York
fin dagli anni Settanta: considerato uno dei fondatori del Writing, è noto
per avere sviluppato il cosiddetto Bubble style, caratterizzato da lettere
paffute simili a bolle.
19-25 giugno:
Does, Cantiere in via Michele Colonna. Artista olandese simbolo
dell’attuale estensione del Writing, fa della contaminazione stilistica un
tratto rappresentativo, con influenze che vanno dal fumetto alla videogame
culture.
Honet, Cantiere in via del Lavoro 18. Noto artista parigino autore di
numerose opere murali in tutto il mondo, ha collaborato con Lacoste, Prada,
Louis Vuitton, Ateliers Ruby). A lui va il merito di avere sempre ragionato
nei termini paritetici di iconografia e di opera site specific, tanto da
potere legittimamente parlare di arte pubblica a tutti gli effetti.
M-City, Cantiere in via Scipione dal Ferro 21. Artista polacco il cui
tratto distintivo si trova nell’utilizzo dello stencil su ampie superfici
murarie. Il suo immaginario è fortemente influenzato dai simboli delle
metropoli contemporanee: grandi complessi industriali si fondono
all’iconografia del trasporto (treni, locomotive, navi), in un gioco di
pieni e vuoti acuito dalla rappresentazione bidimensionale o assonometrica.
25-30 giugno:
Hitnes, Cantiere in via Pier de' Crescenzi 22. Artista italiano, sviluppa i
suoi temi e al sua metodologia pittorica attraverso il ritorno ad una
figurazione naturalistica.
Etnik, Cantiere in via del Lavoro 3. Iitaliano, utilizza l’architettura
come forma simbolica; nelle sue produzioni gli agglomerati urbani vengono
scomposti e rimontati sovrapponendo punti di vista opposti. Le Città
prospettiche sono uno dei suoi soggetti prediletti.
2-8 luglio,
In Dado, Cantiere in via San Donato 52. Bolognese, gli stili si mescolano
tra loro, si fondono con elementi e caratteristiche tipiche della cultura
mediterranea, sia in termini architettonici che pittorici, dando luogo ad
una nuova frontiera del Writing che sconfina nella scultura, nel design,
nell'installazione.
Eron,Cantiere in via Michele Colonna. Riminese, basa il suo stile su una
figurazione realistica ottenuta attraverso l'utilizzo di straordinarie
sfumature. Il controllo del segno contraddistingue il suo operato,
rendendolo un'eccellenza.
Joys, Cantiere in via Marco Polo 21. Padovano, lega la sua ricerca ad uno
studio quasi maniacale della geometria. Nei suoi lavori c'è una costante
ricerca della tridimensionalità ottenuta attraverso l'utilizzo di forme
rigorose, di un perfetto controllo di luci e ombre.
9-15 luglio
Cuoghi Corsello, Cantiere in via Pier de' Crescenzi 30. Artisti bolognesi
riconosciuti a livello internazionale, sono stati precursori del Writing e
della Street Art italiana, di cui hanno rappresentato fin dagli esordi un
esempio solitario ed imitatissimo. La loro vicenda d’artisti è un vero e
proprio paradigma esistenziale per l’intera scena underground italiana. Le
loro opere sono popolate di personaggi di una saga poetica personalissima,
dal forte contenuto magico e spirituale.
Rusty, Cantiere in via Marco Polo 21. Tra i primi writer bolognesi,
attraverso la sua produzione ha partecipato alla diffusione del Writing in
città, importando gli stili di provenienza americana e nordeuropea e
imponendo uno stile personale e riconoscibile.
10-16 luglio,
Daim, Cantiere in via Fioravanti 10. Artista tedesco, ha importato in
Europa i codici del Writing, alimentando e sofisticando la tecnica e gli
stili fino all’elaborazione di una maniera che oggi è tra le più
apprezzate.
30 luglio-5 agosto,
Andreco, Cantiere in via dello Scalo 32. Artista di origine romana,
recupera un disegno essenziale utilizzando un crogiolo di riferimenti alla
simbologia ritualistica.
Il progetto Frontier si concluderà a gennaio 2013 con un convegno
internazionale ospitato da MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna, che
approfondirà gli aspetti critici e storici dei movimenti del Writing e
della Street Art.
FRONTIER - La linea dello stile è un progetto sostenuto e coordinato dal
Comune di Bologna – Settore Sistema culturale e giovani, in collaborazione
con il Settore Servizi per l’abitare e i quartieri Navile, Porto, San
Donato, San Vitale.
A cura di Claudio Musso e Fabiola Naldi, realizzato da Associazione
culturale ALL WRITE, in collaborazione con Dado e con la direzione
organizzativa di Eleonora Battiston
con il patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna
in collaborazione con ACER - Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di
Bologna, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Urban Center Bologna
Il progetto è realizzato anche grazie al sostegno e alla collaborazione di
Mare Termale Bolognese, Gruppo Unipol, Gruppo Venpa 3, CoopCostruzioni,
Hotel I Portici, Damiani Editore; si ringrazia Coop Adriatica per i lunch
box offerti agli artisti.
Media partner: Artribune, www.flashvideo.it
Informazioni: www.frontier.bo.it | frontier.bo@gmail.com |
info@frontier.bo.it
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