nazionale
dello spettacolo ZAN-NO della Fraternalcompagnia.
La compagnia poi
partirà il 10 marzo per il Giappone, dove il 13 marzorappresenterà ZAN-NO per la Municipalità di Sakai; dal 14 al 16 sarà ospite
dell'Università di Osaka dove il regista Massimo Macchiavelli condurrà un
workshop di tre giorni e infine si sposterà a Yamagata, dove sono in
programma un workshop per l’Università, dal 17 al 25 marzo e la
rappresentazione dello spettacolo, il 23 marzo presso la Cybele Arena.
All'organizzazione del viaggio in Giappone e alla produzione dello
spettacolo partecipano la Regione Emilia Romagna, la Piccionaia dei
Carrara, l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il progetto è patrocinato
dal Comune di Bologna
La tournèe conferma il rapporto ormai consolidato tra la Fraternalcompagnia
e le Istituzioni culturali giapponesi. E' questa infatti la terza
esperienza giapponese per La Fraternalcompagnia dopo aver lavorato con i
senza dimora giapponesi per l’Università di Osaka e aver allestito in
cooproduzione di Komatzu-sa teatro e la televisone NHK lo spettacolo Mio
padre di Hisashi Inoue, vincitore di ben 5 premi Enriquez.
Lo spettacolo ZAN-NO raduna diverse tecniche, cercando com’è costume della
Fraternacompagnia, di mantenere da un lato un legame forte con la Commedia dell’Arte e dall'altro di inserire e sperimentare linguaggi più vicini ad
un pubblico contemporaneo. Non si tratta di una modernizzazione, ma della
ricerca di una convivenza possibile tra un teatro di grande forza
espressiva, come, appunto la Commedia dell'Arte e mezzi espressivi di
concezione più moderna. Per questo grazie alla collaborazione con la
Piccionaia, lo spettacolo si avvale dal punto di vista scenografico della
tecnica del Digital Storytelling. Carlo Presotto direttore della Piccionaia
ha infatti sfruttato il normale fondale di Commedia dell’Arte come
strumento drammaturgico che attraverso video, animazioni, teatrali, uso
delle ombre e dell’ interazione tra attori e video, ambienta e definisce la
storia, non solo descrivendone i luoghi, ma agendo sulla drammaturgia delle
azioni. Il lavoro si articola inoltre su due linguaggi teatrali che hanno
una vicinanza storica e di contenuti: la Commedia dell’Arte e il Kyogen
Giapponese, arrivando a mettere in scena, nel finale della pièce, un famoso
Kyogen intitolato Busu. I personaggi dello spettacolo appartengono così a
entrambe le culture, accanto agli Zanni, al Capitani , al Vecchio e alle
figure femminili della Commedia compaiono Il Samurai, lo Shogun, il Maestro
della cultura Giapponese. Hanno collaborato alla preparazione dello
spettacolo : Massimo Macchiavelli (testo, regia, attore) Tania Passarini
( attrice e coreografa) Cristina Coltelli (attrice) Carlo Presotto (Digital
Storytelling), Romilda Zaccaria (costumi), Matteo Ferrari (tecnico). Lo
spettacolo si avvale della consulenza di Andreij Lepraski e Titino Carrara
e dell’Accademia di Belle arti di Bologna.
Nessun commento:
Posta un commento