sabato 28 novembre 2009

T E A T R O


Sabato 28 novembre: Quinta giornata

DiversaMente - Festival dei Teatri della Salute

doppio appuntamento con Godot e incontro con i registi dei Dipartimenti di Salute Mentale.


La quinta giornata di DiversaMente, il festival dei Teatri della Salute promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, inizia alle 11.30 con l’incontro, moderato dal direttore artistico del festival Massimo Marino, con i registi degli spettacoli dei Dipartimenti di Salute Mentale Gabriele Tesauri, Michele Zizza

ri, Claudio Misculin, Andreina Garella, Lucia Vasini nella Sala degli Archi dell’Arena del Sole.


Appuntamento poi alle 19.00 con lo spettacolo del Laboratorio Teatrale dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario Aspettando Godot - L’ergastolo bianco per la regia di Monica Franzoni e Riccardo Paterlini.


Infine alle 21.30 il pubblico potrà assistere a Da Aspettando Godot…qualcosa di diverso, spettacolo realizzato dal Dipartimento di Salute Mentale – A.u.s.l. di Piacenza e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innova

zione per la regia di Lucia Vasini e Paolo Rossi.


DiversaMente è il momento culminate di un progetto più ampio di promozione e valorizzazione degli spettacoli dei Dipartimenti di Salute Mentale dell’Emila Romagna, MoviMenti, che porterà dal 30 Ottobre al 14 gennaio nei teatri della regione 5 spettacoli realizzati da attori professionisti e attori utenti dei servizi di salute mentale.

Il festival ospita, oltre agli spettacoli dei Dipartimenti di Salute Mentale di Bologna, Ferrara, Forlì e Piacenza, anche gruppi e associazioni impegnate da anni sul territorio nazionale nel lavoro con soggetti svantaggiati, persone di culture differenti, realtà discriminate ed emarginate dai processi produttivi della cultura tradizionale


Progetto promosso da:

Regione Emilia-Romagna (assessorato alla Cultura e assessorato alle Politiche per la salute) – Azienda Usl Emilia-Romagna Dipartimenti di Salute Mentale (Bologna, Ferrara, Forli, Piacenza, Reggio Emilia) – Istituzione Gian Franco Minguzzi – Unasam Onlus (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) - Associazione Arte e Salute Onlus - Nuova Scena Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna.


Per informazioni:

www.arenadelsole.it

051 2910910

Laboratorio Teatrale dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario


ASPETTANDO GODOT

L’ergastolo bianco


Liberamente tratto da Samuel Beckett

Con Bruno, Ruggero, Giancarlo, Franco, Fabrizio, Massimo, Efisio, Amid, Claudio, Roberto


Regia Monica Franzoni e Riccardo Paterlini


En attendand Godot di Samuel Beckett rappresenta forse il testo più emblematico del Teatro dell’Assurdo. Il Teatro dell’Assurdo mette in scena tutto il non senso della vita dell’uomo, l’impossibilità di trovare uno scopo, la continua perdita d’identità e l’anonimia di un umanità annientata in un’incomunicabilità muta. Circondato quotidianamente da un nulla senza sfumature l’uomo guarda su panorami grigi e senza prospettive, attraversa una “terra desolata” dove non vi è alcuna consolazione metafisica.

In Aspettando Godot Vladimiro ed Estragone, o meglio Didi e Gogo, aspettano per tutto il tempo della rappresentazione il fantomatico Godot, che riassume in sé la speranza nel ritrovare un senso, nello sfuggire alla paura della morte e che rappresenta la tensione alla fuga da un silenzio che talvolta si fa assordante e da un vuoto pneumatico che infine rischia di soffocare.

Ma Godot alla fina non verrà, e tutta la tensione dell’attesa accumulata in questa rappresentazione dove non è accaduto assolutamente nulla, non si scioglierà.

L’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, in questo “senso”, è un Teatro dell’Assurdo. Altri personaggi ruotano attorno ai nostri vari Didi e Gogo, e ognuno di questi personaggi perpetua la dimensione dell’attesa.

In ogni cella vi è una clessidra dove una sabbia grigia ed insipida da l’impressione dello scorrere de

lle ore, in realtà, sempre uguale a sé stessa, serve solo ad assopire i minuti: è la televisione.

Da dove nasce l’idea di mettere in scena Aspettando Godot? Nasce in primo luogo dalla volontà degli attori del Laboratorio Teatrale dell’O.p.g. di confrontarsi con un testo noto della storia del teatro e normalmente quando degli attori decidono di mettere in scena uno spettacolo, cercano sempre un testo che in qualche modo racconti qualcosa che appartiene anche a loro. Confrontarsi con il testo poi ha dato risultati insperati: sembrava scritto per l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Al di là della dimensione dell’attesa sulla quale già avevamo ragionato, sono emersi una serie di temi di Aspettando Godot che parevano ricalcati con precisione sulla vita del ricoverato: l’essere legati, le impiccagioni per sfuggire all’attesa, il pentimento, le voci… Di qui la decisione di interpolare il testo con un contrappunto di dialoghi e di situazioni che escono direttamente dalle celle e dalle sezioni dell’O.p.g.

Il testo di Beckett ed le voci dell’O.p.g. dialogano tra loro, talvolta si sovrappongono e si confondono, in un gioco in cui lo spettatore è chiamato continuamente a cercare di capire dove finisce Godot e dove comincia l’O.p.g., perché è nella dialettica tra le parole di Beckett e quelle dei ricoverati che la profondità della riflessione si fa assoluta.


28 novembre BOLOGNA - Arena del Sole - Festival DiversaMente ore 19.00





Dipartimento di Salute Mentale – A.u.s.l. di Piacenza
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione


DA ASPETTANDO GODOT… QUALCOSA DI DIVERSO

Liberamente ispirato a Samuel Beckett

con Marco Da Prà, Rino Bertoni, Luana Capriglione, Lucia Civardi, Giorgio Malvicini, Ivo Pizzoni,
Domenico Valente, Eloisa Braghieri, Matteo Prencipe

tecnici Alessandro Gelmini, Davide Giacobbi

Progetto e regia
Lucia Vasini e Paolo Rossi

Aiuto regia Diego Bragonzi - Assistente Valentina Zorza
scene Piergiorgio Armani - costumi e realizzazione scene Irene Redaelli

con la collaborazione di Cristina Pecchioni

musiche Gaetano Liguori

video Pietro Belfiore, Giovanni Isgrò, Marianna Menozzi, Irene Redaelli, Davide Rossi

interviste Radio Shock


Prosegue l’ormai consolidata esperienza del laboratorio teatrale di Lucia Vasini con gli ospiti e gli operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Piacenza, avviato grazie a Teatro Gioco Vita nei primi mesi del 2004 e poi proseguito e cresciuto con la costituzione della Compagnia teatrale “Diurni e Notturni”.

Dopo il successo della performance Dalla Tempesta (stagione 2007/ 2008), che ha fatto seguito all’esperienza di Bonjour, Madame. Bonne nuit, Monsieur. Il cielo visto dalla terra (stagione 2005/2006), ancora una volta alle prese con la scena il “gioco teatrale” di Lucia Vasini e della Compagnia “Diurni e Notturni”, che questa volta si confronteranno con Aspettando Godot e altre opere di Samuel Beckett.

In questi anni di lavoro in mezzo a tante difficoltà, si è comunque materializzato un metodo tutto nostro, simile all’atteggiamento dell’agricoltore nel coltivare la terra.

Questo è uno spettacolo che viene creato giorno dopo giorno dall’intelligenza degli attori, da Ivo, Rino, Luana, Lucia, Marco, Giorgio, Domenico. L’idea registica nasce in maniera collettiva, anche il testo è collettivo, ci aiuta l’intuizione, che quando arriva è come una saetta ed è la benvenuta. Tra noi rispettiamo la visione e, quando arriva, partiamo da questa e costruiamo un percorso di puro artigianato, mattone su mattone. Ho sempre seguito nelle mie scelte artistiche una visione, delle immagini, in un primo momento intuitivamente e poi, dopo averle concretizzate, ho spesso cercato di capire il perché.

Il titolo, ad esempio, nasce da uno sbaglio, ma quello sbaglio mi ha convinto a seguire con fiducia il percorso che forse era già segnato. Il nostro metodo si basa molto su questo, l’errore diventa un indirizzo di un qualcosa da scoprire. Temi del nostro testo: il linguaggio, lo spazio, il tempo, l’attesa, e Quelli che cadono, un radiodramma scritto da Beckett; una perdita di equilibrio, un equilibro precario, un nostro equilibrio. Anche la scenografia vivrà di un equilibrio obliquo, stabile nell’instabilità, che rischia di cadere ma non cade. Personaggi universali senza tempo ossessionati dal tempo.

Ringraziamo chi ci dà la possibilità di “commettere” atti creativi. Grazie a tutti quelli che credono in noi. Lucia Vasini

28 novembre BOLOGNA – Arena del Sole – (Sala Interaction) ore 21.30



Per informazioni:

www.arenadelsole.it

051 2910910


Prezzi Biglietti e Abbonamento

Posto Unico € 7,00

Abbonamento ai 6 spettacoli del Festival € 30,00








Ufficio Stampa

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