venerdì 9 ottobre 2009

C E R T O S A


Adorate le stelle che non passano mai

Concerti, riflessioni, letture e visite guidate alla Certosa di Bologna

9 30 ottobre 2009



La Certosa di Bologna, da anni al centro di un progetto di restauro e valorizzazione, dal 9 al 30 ottobre ospita la nuova rassegna Adorate le stelle che non passano mai, quattro appuntamenti di musica, riflessioni, letture e visite guidate, per scoprire alcuni dei luoghi più significativi del maestoso cimitero.

Adorate le stelle che non passano mai si apre nel luogo più emblematico del lungo percorso di rinascita dell'antico complesso monumentale: la sala del Pantheon, spazio destinato ai riti laici, recentemente arricchito dell'allestimento"Sala d’attesa” dell'artista Flavio Favelli da un'idea di Francesco Amante.

Qui dalle ore 20.30 il titolo della raccolta di poesie di Pier Paolo Pasolini “Le ceneri di Gramsci” sarà d'ispirazione per gli interventi di tre illustri professori: Gian Mario Anselmi parlerà di Antonio Gramsci, Marco Bazzocchi di Pier Paolo Pasolini e fra Paolo Garuti terrà undiscorso sulle Ceneri.


Alle 21.00 nella sala del Colombario la stessa opera pasoliniana, dove impegno civile e sperimentalismo formale sono fusi alla tradizione popolare e all’attaccamento alla terra, sarà il tema del concerto del Coro Arcanto, diretto da Giovanna Giovannini: la partitura che accompagna le parole di Pasolini è stata scritta da Giovanna Marini su commissione di Angelica (l'iniziativa è inserita nell'edizione 2009 di Ad Alta Voce).


Scenario del secondo appuntamento in programma venerdì 16 ottobre alle ore 18.00 sarà l'Ossario dei caduti partigiani opera dell'architetto Piero Bottoni, uno dei massimi esponenti del Razionalismo italiano. Il Coro Verdianeum, formato da giovani e giovanissimi di ritorno dalla recente trasferta in Giappone e diretto da Silvia Rossi, si esibirà in alcuni brani del compositore britannico Benjamin Britten: Friday afternoons, Fancie, The salley gardens.


Venerdì 23 ottobre alle 20.30 la musica del coro multietnico Mikrokosmos diretto da Michele Napolitano animerà il Chiostro delle Madonne, nella zona monumentale del cimitero. I canti popolari saranno intermezzati dalle letture dell'attrice Anna Amadori.


Per l'appuntamento di venerdì 30 ottobre, che chiude la rassegna Adorate le stelle che non passano mai, è stato scelto come scenografia il paesaggio lunare del Sacrario della Grande Guerra, una superficie quasi piana mossa da due

lievi ipogei, ideata dall'architetto Arata e sorvegliata dal rigore dei due soldati scolpiti da Ercole Drei. La suggestione del posto sarà un tutt'uno con la musica degli archi di Federico Ferri (violoncello) e Daniele Proni (clavicembalo) che eseguiranno brani di D. Gabrielli, J. S. Bach, A. Vivaldi, B. Marcello e G. B. Martini.


Gli eventi in programma il 16, 23 e 30 ottobre saranno seguiti da una visita guidata condotta da Roberto Martorelli.


La rassegna Adorate le stelle che non passano mai è promossa dal settore Cultura e rapporti con l'Università del Comune di Bologna in collaborazione con il Museo del Risorgimento ed Hera Bologna, ed è sostenuta dalla Fondazione Carisbo, nell'ambito del contributo per

il progetto di rinascita della Certosa.


Ingresso gratuito, non è richiesta prenotazione. L'accesso sarà consentito fino ad esaurimento posti. Ritrovo 15 minuti prima degli eventi presso l'ingresso principale, via della Certosa 18 (Chiesa). Gli eventi si svolgeranno anche in caso di maltempo. Info: Museo Civico del Risorgimento dal martedi alla domenica 9.00 / 13.00 tel. 051.347592 museorisorgimento@comune.bologna.it


Adorate le stelle che non passano mai

Programma



Venerdì 9 Ottobre


ore 20.30 Sala del Pantheon

Le ceneri di Gramsci

Interventi di

Gian Mario Anselmi, Marco Bazzocchi e fra Paolo Garuti


Ore 21.00 Sala del Colombario

Le ceneri di Gramsci

Testi di Pier Paolo Pasolini

Coro Arcanto diretto da Giovanna Giovannini

Musica di Giovanna Marini su commissione di Angelica

Mise en espace di Luisa Grosso

Service Associazione Persephone

in collaborazione con

Ad alta voce; Centro San Domenico; Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini - Cineteca di Bologna; Fondazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna



Venerdì 16 ottobre


ore 18 Ossario dei Caduti Partigiani

Friday Afternoons

Coro Verdianeum diretto da Silvia Rossi

Musiche di B. Britten

Letture di Anna Amadori

a seguire visita guidata con Roberto Martorelli

Service Associazione Persephone



Venerdì 23 ottobre


ore 20,30 Chiostro delle Madonne o dell'Ossaia

Così lontani, così vicini: anime migranti

Mikrokosmos - Coro Multietnico di Bologna

Diretto da Michele Napolitano

Canti popolari da tutto il mondo

Letture di Anna Amadori

a seguire visita guidata con Roberto Martorelli

Service Associazione Persephone



Venerdì 30 ottobre


ore 18 Sacrario della Grande Guerra

L'alba del violoncello

Federico Ferri, violoncello

Daniele Proni, clavicembalo

Musiche di D. Gabrielli, J. S. Bach, A. Vivaldi, B. Marcello, G. B. Martini

A seguire visita guidata con Roberto Martorelli

Service Associazione Persephone


CORO ARCANTO

Il Coro Arcanto si esibirà alla Certosa con il concerto “Le ceneri di Gramsci”.

Il poemetto di Pier Paolo Pasolini, pubblicato nel 1957, è uno dei vertici della poesia pasoliniana, dove impegno civile e sperimentalismo formale sono fusi alla tradizione popolare e all’attaccamento alla terra: tratti distintivi anche della creatività e genialità musicale di Giovanna Marini.

Su commissione di Angelica Giovanna Marini ha scritto espressamente per il Coro Arcanto, una partitura che nasconde fra le sue trame, richiami alla tradizione orale. come i canti di Passione della settimana Santa, che si rivelano fino a sopraffare gli intrecci raccolti dalla partitura e dal testo di Pasolini. Nell’opera si alternano voci solistiche, duetti e cor

i, con vocalità e timbri spesso contrastanti: suddivisa in sei parti, corrispondenti a quelle del testo pasoliniano, è un

“coro di canzoni” in cui la vitalità delle voci riveste un ruolo contrapposto alla gravità dei temi esistenziali affrontati.

La prima rappresentazione assoluta è avvenuta il 2 novembre 2005 al teatro Arena del Sole di Bologna nell’ambito di ‘In cerca di Pasolini 1975-2005, a trent’anni dalla morte’ presentato da Comune di Bologna, Cineteca di Bologna, AngelicA con il sostegno della Regione Emilia Romagna e Fondazione Del Monte.

Il concerto fu rappresentato in forma semi scenica curata allora da Giuseppe Bertolucci e Luisa Grosso e presentato dalla stessa Giovanna Marini che ha accompagnato il Coro Arcanto anche in tutte le successive repliche. Il 2 novembre 2006 a chiusura dell’anno dedicato a Pasolini, il Coro Arcanto e Giovanna Marini eseguirono il concerto al Teatro Argentina di Roma, dove fu anche presentata l’uscita del CD del concerto edito da Block nota di Udine

Nella prima versione del 2005, ideata da Giuseppe Bertolucci e Luisa Grosso, la scena era quella di una fabbrica, dove i coristi-operai, in una pausa dal lavoro scandita dal suono di una sirena, cantavano in una scena estremamente spoglia.

La nuova versione curata da Luisa Grosso appositamente per la Sala del Colombario della Certosa Monumentale di Bologna, è stata creata tenendo conto al contrario della ricchezza del luogo, delle sue caratteristiche acustiche e delle suggestioni che evoca quel particolare luogo, ciò ha reso inevitabile un ampio utilizzo dello spazio: luci e canti si rifletteranno tra i porticati, le scalette, le nicchie e a tratti avvolgeranno il pubblico da ogni lato creando un effetto di sicura emozione.


Le ceneri di Gramsci

Oratorio a più voci dal canto di tradizione orale al madrigale d’autore

Testi di Pier Paolo Pasolini

Coro Arcanto diretto da Giovanna Giovannini

Musica di Giovanna Marini su commissione di Angelica

Mise en espace di Luisa Grosso

Direzione di produzione Gloria Giovannini

Solisti: Marta Abatematteo, Marisa Anconelli, Giuseppe Gasparre, Xavier Rebut, Silvia Salfi

Voce guida del coro popolare: Chiara Stanghellini

Con la partecipazione del Coro dell’Associazione Calicante


Soprani:Marta Abatematteo, Barbara Giorgi, Gloria Giovannni, Anna Mele, Claudia Perillo, Rocío Ríco Romero, Wally Sega, Antonella Sgobbo, Irene Tedeschi

Contralti:Marisa Anconelli, Elisabetta Beddini, Veronica Benuzzi, Francesca Bruni, Michela Calizzi, Cristina Cipriani, Simonetta Gamberini, Valeria Giuliani, Gabriella Giordani, Silvia Salfi

Tenori: Fabio Galliani, Giuseppe Gasparre, Marco Martino, Xavier Rebut, Lorenzo Tedeschi

Bassi: Enzo Baroni, Valerio Bertuzzi, Giorgio Franceschi, Federico Margelli, Salvatore Panu, Roberto Pasini, Antonello Pocetti

Coro Popolare

Maria Antonietta Alestra, Angiola Andina, Teresa Bruno, Alda Busi, Maria Busi, Alessandra Casarini, Biancamaria Cattabriga, Paola Furia, Roberta Gavassi, Raffaella Grassi, Biba Masetti, Serena Molossi, Cristina Noseda, Francesca Poggi, Cinzia Russillo, Roberta Ventura, Marco Fanti, Simone Laurenzi, Gianmarco Scaini, Francesco Tabarrini


Coro Arcanto e Giovanna Marini

Il felice sodalizio artistico e l’amicizia con Giovanna Marini dura dal 2004 quando, grazie ad AngelicA e al sostegno del Comune di Bologna, il Coro portò in scena, proprio nella Sala del Colombario, La poesia che canta, musiche di scena di Giovanna Marini: una selezione di brani tratti dalle sue opere scritte per il teatro: Oresteia di Eschilo, Troiane di Euripide e Turcs tal Friul di Pier Paolo Pasolini.

Da allora con i repertori di musiche corali di Giovanna Marini, il coro ha tenuto numerosi concerti presso importanti Teatri come Arena del Sole di Bologna, Argentina di Roma, Théâtre de la Place di Liegi e partecipando a festival e rassegne come Festival Magnae Grecia Teatro Calabria e tanti altri.



CORO VERDIANEUM

Il “Coro Verdianeum” è una libera associazione il cui gruppo canoro è costituito da circa 35 elementi, quasi

tutte ragazze, di età compresa tra 12 ed 18 anni, provenienti dalle città di Parma e Bologna e molte delle quali iscritte al conservatorio musicale. Sebbene composto da giovani e giovanissime è un gruppo molto affiatato e con importanti esperienze canore. Il repertorio musicale del coro è abbastanza vario ed oltre alla musica d’opera include musica popolare italiana ed europea.

Oltre ad essere stato chiamato a rappresentare in diverse città dell’Emilia Romagna le più famose opere teatrali tra le quali Tosca, Boheme, Dama di Picche, Pagliacci, Carmen, negli anni scorsi ha partecipato alla manifestazione “Terre Verdiane”, organizzata dall’orchestra dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini, sotto la direzione tra gli altri di Dario Fo e Vittorio Sgarbi.

Si è esibito anche al Festival di Ravenna nell’opera “Carmina Burana” assieme al coro degli adulti del Santa Cecilia di Roma.

Per otto anni ha preso parte alla famosa manifestazione internazionale “Pavarotti and Friends”.

Lo scorso 18 giugno il Coro si è esibito presso la Certosa di Bologna in occasione di una visita notturna, aperta al pubblico, dal titolo “Al chiar di luna tra cipressi e memorie” . Si è trattato di un itinerario notturno attraverso suggestioni artistiche e musicali.

Infine, sempre nel mese di giugno, il Verdianeum è stato chiamato ad incidere la colonna sonora del film “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, che rievoca, attraverso la storia di una piccola protagonista, la strage nazista di Marzabotto del 1944. Il film è stato finanziato tra gli altri dal Ministero dei Beni Culturali.

Nel mese di luglio il coro si è trasferito in Giappone dove ha partecipato dapprima al Festival Internazionale della Musica organizzato nella città di Shizuoka, quindi successivamente si è esibito presso l’Art Museum di Itabashi, una delle municipalità del distretto di Tokyo.

Maestro del coro è da sempre Silvia Rossi, la cui professionalità ed esperienza internazionale le consentono di preparare ed affrontare qualsiasi incarico che preveda l’impiego di un coro di voci bianche in un contesto di musiche liriche, sinfoniche e concertistiche.

Silvia Rossi è stata allieva del Maestro Romano Gandolfi ed attualmente è docente di “Didattica della Musica, Direzione di Coro e Repetorio Corale” presso il Conservatorio di Musica G.B. Martini di Bologna. E’ inoltre direttore musicale e artistico della Scuola e Coro di Voci Bianche della Fondazione Teatro Comunale di Bologna, con cui svolge intensa attività musicale dal 1997.
L’ultimo importante incarico affidato a Silvia Rossi risale allo scorso mese di Ottobre 2008, quando il Maestro Claudio Abbado, direttore della Orchestra Sinfonica Mozart di Bologna, per rappresentare il Te Deum di Hector Berlioz ha richiesto la sua collaborazione per selezionare e dirigere un coro di voci bianche composto da 630 bambini provenienti da tutto il nord Italia. Anche in questa occasione si è trattato di una manifestazione di importanza unica, che ha avuto eco a livello internazionale e che ha visto la partecipazione anche di Roberto Benigni.


Il Concerto previsto per venerdì 16 ottobre 2009 avrà il seguente programma:

Friday afternoons (Opera nr. 7 B.Britten)

Fancie (B.Britten)

The salley gardens (B. Britten)

bis TAPESTRY OF JAPANESE SONGS (including Sakura – Harugakita – Mikanno Hana Saku Oka – Yu-uya Kekoyake – Hurusato)


Al pianoforte Alice Martelli

Direttore Silvia Rossi


MIKROKOSMOS - CORO MULTIETNICO DI BOLOGNA

Mikrokosmos - Coro Multietnico di Bologna nasce con l’obiettivo di creare un luogo di incontro e sca

mbio tra persone appartenenti a culture diverse. Ha preso parte a numerosi concerti, rassegne ed eventi legati all'immigrazione e all'intercultura, partecipando inoltre a serate di raccolta fondi e solidarietà. Fondato e diretto dal M° Michele Napolitano, Mikrokosmos ha avvicinato e riunito attraverso la musica popolare di varie parti del mondo coristi con provenienze culturali, linguistiche e religiose diverse. Formato da oltre sessanta voci tra i 12 e i 60 anni, ha raccolto ad oggi persone provenienti da più di venti paesi.

Mikrokosmos - Coro Multietnico di Bologna eseguirà alla certosa il 23 ottobre 2009 il concerto dal titolo “Così lontani, così vicini: anime migranti”. La parte musicale dello spettacolo prevede l’esecuzione di n. 10 canti che toccheranno le tematiche della lontananza (fisica e spirituale), del distacco (dall’amata e dagli affetti), ma anche della vicinanza e della prossimità dell’anima (ai luoghi cari e a Dio), della memoria e del ricordo (della patria e della propria terra) e degli incontri che creano legami significativi e nuove radici.


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