mercoledì 28 ottobre 2009

" L'ECOLE DEL RUSCO"


CINQUE PIAZZE PER SCOPRIRE L’ARTE CHE NASCE DAI RIFIUTI


E’ dedicata ai cinque sensi la IV edizione de L’École del Rusco, manifestazione di arte e rifiuti, a Bologna dal 28 ottobre all’1 novembre in contemporanea con il Saie. Un percorso educativo e artistico attraverso cinque installazioni per scoprire tutti i “sensi del recupero”.


Il “rusco”, a Bologna, è l’immondizia, la spazzatura, il pattume: roba di cui liberarsi, insomma, a meno che qualcuno non

trovi un modo per riutilizzarla in modo creativo. Ed è proprio questa la missione de L’École del Rusco, la manifestazione che,

grazie anche al contributo del Settore Cultura e Rapporti con l’Università del Comune di Bologna, dal 28 ottobre al 1 novembre riempirà le piazze di Bologna con installazioni che tradurranno attraverso un linguaggio artistico problematiche legate alla sostenibilità ambientale. “Con i rifiuti si possono realizzare opere d’arte – spiegano a La Pillola 400, l’associazione culturale che promuove l’iniziativa – che possono essere uno stimolante veicolo per educare, informare e fare riflettere”. Giunta alla sua quarta edizione, L’École ha come sempre l’obiettivo di sensibilizzare sui temi dello spreco delle risorse e della difficoltà dello smaltimento dei rifiuti e quest’anno si svolgerà in contemporanea con il Saie 2009, il Salone internazionale dell’industrializzazione edilizia in programma alla Fiera di Bologna dal 28 al 31 ottobre.


Le installazioni de L’École del Rusco sono legate quest’anno dal filo conduttore “I sensi del recupero”: cinque interventi artistici in cinque locations della città per coinvolgere tutti i sensi dell’organismo umano in un percorso educativo e artistico. Nella centrale piazza Re Enzo l’installazione “re/screaming” del collettivo Troung-tac (composto dal musicista Filippo Pavoncelli e dal fotografo Sandro Di Fatta) avrà il compito di stimolare il senso dell’udito. Camminando all’interno dell’installazione, i visitatori “attiveranno” una serie di oggetti, ad ognuno dei quali sono collegati suoni e immagini. In piazza ci sarà anche un posto per il sesto senso, che per L’École è sinonimo di comunicazione: ecco allora uno spazio multimediale destinato a informare e avvicinare il pubblico all’evento.

Il percorso prosegue in piazza Liber Paradisus, dove il riciclo si potrà “toccare con mano”. L’opera degli artisti Alessandra Maio, Renato Mancini e Francesca Pasquali, “Circolare”, coinvolge infatti il senso del tatto: la piazza sarà allestita con grandi sfere di maglia metallica che utilizzano prodotti realizzati con materiali di recupero da una parte e gli stessi materiali nella loro forma originaria dall’altra. Piazza Maggiore sarà invece il luogo della vista. L’artista Simone Bellotti, nella sua installazione “Vivaio”, porterà in piazza 80 bidoni per l’immondizia. Ogni bidone, con i suoi oggetti usati e poi scartati, racconta la vita di un individuo e ne porta la memoria: esporli significa portare in piazza le persone che li hanno “creati”, sistemarli modularmente e ripetitivamente nello spazio riproduce l’artificiosità che struttura un vivaio.

Il Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio sarà dedicato all’olfatto, con l’installazione “In/odore”: un giardino capovolto, con cinquemila fiori sospesi in aria e altrettanti steli realizzati con materiali di recupero piantati a terra. I visitatori potranno cogliere da questi ultimi una busta che contiene l’odore artificiale del fiore sospeso: diventerà il “ricordo olfattivo” dell’installazione. Per soddisfare il senso del gusto L’École ha scelto invece le vie del Quadrilatero, dove ancora oggi hanno sede le attività del Mercato di Mezzo. Stavolta però i cibi da degustare saranno offerti da La Papilla Brilla e, fra gli altri, recuperati da Last Minute Market, il progetto ideato da Andra Segré (preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna) per “salvare” dal macero i prodotti che rimangono invenduti sugli scaffali dei supermercati. “Regustazione”, questo il titolo dell’installazione, avrà una sede fissa in via degli Orefici, ma da qui si insinuerà tra i vicoli del Quadrilatero per “assaggiarne” le strade e i muri. L’installazione è un invito a recuperare il senso del gusto e a ripensare i propri consumi alimentari, troppo spesso dettati dalla fretta.


Informazioni sul sito HYPERLINK "http://www.lapillola400.net" www.lapillola.net e HYPERLINK "http://www.ecoledelrusco.it" www.ecoledelrusco.it.


LA PILLOLA 400

Quattrocento metri quadri per promuovere l’arte e la sostenibilità. E’ l’idea che anima La Pillola 400, associazione culturale ma soprattutto “contenitore” per sperimentare soluzioni creative. La Pillola é stata fra i primi a introdurre in Italia il co-working, l’ufficio condiviso e in affitto, con 20 postazioni complete di tutto, dalla connessione internet alla cancelleria. Tutto nella convinzione che condividere lo spazio è il primo passo per condividere le idee. E’ quello che succede ogni venerdì sera negli aperitivi tematici organizzati dall’associazione, ormai punto di riferimento per la vita culturale bolognese. La Pillola 400 ospita anche un laboratorio artistico aperto a ogni proposta, un gruppo d’acquisto solidale per frutta e verdura biologiche e organizza eventi, a partire da L’École del Rusco, sempre incentrati su tre parole d’ordine: creatività, condivisione e sostenibilità.


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