lunedì 26 ottobre 2009

ARCHIVIO APERTO


L'Archivio Nazionale del Film di Famiglia per la città
Proiezioni, installazioni, momenti performativi, esposizioni,
conferenze, workshop, visite guidate

Fino al 10 novembre 2009

a cura di Associazione Home Movies



Dopo il successo delle prime due giornate, che hanno visto un’ampia partecipazione del pubblico bolognese all’inaugurazione della mostra Sguardi femminili con le proiezioni di film inediti e in anteprima, il programma di Archivio aperto prosegue nelle prossime due settimane con le seguenti iniziative:


Martedì 27 ottobre in occasione della Giornata mondiale per il Patrimonio Audiovisivo dell’UNESCO, all’Istituto Parri (via S. Isaia 18-20, dalle 10 alle 14) si terrà il workshop Film privati e amatoriali. Come promuovere e gestire progetti pubblici di raccolta, archiviazione, digitalizzazione e valorizzazione di film privati e amatoriali, rivolto in particolare a promotori culturali, bibliotecari e studenti universitari.

La partecipazione è libera, si consiglia la prenotazione.


Venerdì 30, alle ore 21.00, a Modo Infoshop (via Mascarella 24) si svolgerà la serata underground bolognese anni Settanta con la riscoperta dei film 8mm dell’artista visivo Roberto Costa. Del suo lavoro, presentato ad Arte Fiera nel 1979, scrive Raffaele Milani: “L'opera del film-maker bolognese sorge e si sviluppa nell'area del film d'arte personale che, mentre da un lato manifesta l'esigenza del momento soggettivo, dall'altro finge di presentare l'oggetto come opera-cosa. Il complesso gioco sovrapposizione-montaggio accresce, mediante iterazione e disturbo ottico l'effetto disorientante lasciando opportunamente compatto il flusso delle immagini. Il cinema di Costa quindi si afferma e si occulta, come insieme di negazioni, nella presentazione di una natura sulla quale si opera con l'inganno del mezzo cinematografico (sovra-impressione e montaggio). Il soggettivo e l'oggettivo spariscono nel film come dilatazione del momento temporale”. Roberto Costa presenterà i film insieme all’autore delle musiche originali di alcuni film, Carlo "Cialdo" Cappelli e a Oderso Rubini, protagonisti della stagione musicale di Harpo’s Baazar, mitica etichetta indipendente. I film non sonori di Costa saranno reinterpretati con una sonorizzazione dal vivo al giovane musicista sperimentale Salvatore Arangio (a.k.a. ootchio).


Domenica 1 novembre alle ore 18.00 alla Galleria Neon di (via Zanardi) avrà luogo la proiezione di film 9,5mm degli anni Venti e Trenta della Famiglia Felisi, con sonorizzazione dal vivo di Andrea Belfi. Si tratta di film particolarmente interessanti che restituiscono momenti di vita quotidiana durante il fascismo, scorci di Verona, dove la famiglia bolognese viveva, e sequenze molto belle con la partenza di palloni areostatici dall’Arena.


Il 6 novembre alle ore 18.00 all’Istituto Parri, si svolgerà uno degli appuntamenti più importanti di Archivio aperto: la presentazione a cura di Mirko Grasso dell’Archivio Antonio Marchi, regista e intellettuale di Parma, tra i protagonisti non riconosciuti della stagione del Neorealismo. Di Marchi sarà proiettata in anteprima assoluta una rielaborazione di bellissimi 16mm girati tra il 1940 e il 1945, scene di vita durante la guerra, in cui compaiono Marchi e i suoi amici, tra cui Attilio e il piccolo Bernardo Bertolucci, e sequenze inedite della liberazione con l’arrivo dei partigiani e degli alleati. Questo lavoro, intitolato Come un canto – Immagini e testi di un regista dimenticato, sarà distribuito in tutta Italia in DVD insieme a un libro su Marchi, e segna l’inizio dell’attività di produzione dell’Associazione Home Movies, insieme a Kinè, la cui sede bolognese sarà inaugurata l’1 novembre alle 18 (Via Ermete Novelli 4).

“Dal ricco materiale di Marchi si presenta una selezione di immagini della sua prima produzione cinematografica (ca. 1940–ca. 1945) fondendole con le parole che esprimono il suo pensiero cinematografico negli stessi frangenti. Corrispondenze improbabili, se non impensabili, per lo stesso autore, arbitrarie e anti filologiche, però reali, in quanto ricercate e trovate tra i testi e le coeve immagini filmiche. La lettura dei testi sulla visione delle immagini crea un cortocircuito di senso sul piano della percezione e getta nuova luce sulla vicenda e la personalità di Marchi. Il risultato è Come un canto, un breve compilation film che prima di tutto è l’occasione per mostrare questi film altrimenti invisibili e riscattarli dall’oblio a cui erano destinati” (Paolo Simoni, Antonio Marchi cinesperimentalista, 1940-1945).


Infine, il 10 novembre, presso l'Isituto Parri alle ore 10, Archivio aperto si concluderà con la giornata di studi Il cinema privato, una nuova fonte per la storia?, con la presentazione dei risultati di una ricerca iniziata nel 2008 e proseguita quest'anno con il coinvolgimento di numerosi storici, invitati a rispondere a una serie di questioni teoriche e metodologiche. Saranno presentati esempi di uso di film amatoriali per la ricerca, la didattica e la divulgazione.


La mostra Sguardi femminili rimarrà aperta fino alla chiusura della manifestazione, il 10 novembre. Isituto Parri, Museo della Resistenza, Via S. Isaia 20.

Sguardi femminili vuole restituire alcuni fotogrammi estrapolati da una selezione di film di famiglia girati tra gli anni Venti e gli anni Settanta nei quattro formati substandard 9,5mm, 16mm, 8mm e super8, in cui al centro dell'inquadratura ritroviamo la donna nei diversi ruoli che riveste nella società e all'interno del nucleo familiare: compagna, moglie, madre, figlia e lavoratrice. La pratica del cinema familiare, a parte alcune eccezioni, è sempre stata prevalentemente maschile. E' l'uomo, il padre di famiglia ad aver assunto il ruolo dell'operatore delle riprese oltre che del proiezionista, nonostante la pubblicistica, fin dalle origini del cinema amatoriale negli anni Venti, promuovesse il cinema familiare come una pratica senza confini di genere. La donna si trova così ad essere non solo 'oggetto' dello sguardo, ma soggetto principale all'interno della messa in scena della rappresentazione familiare. Le figure femminili assumono un ruolo centrale in ogni singolo film, in ogni singola sequenza, in ogni singolo fotogramma, imponendosi nella loro bellezza di madri, mogli, compagne e donne impegnate in attività domestiche e nel mondo del lavoro, ma soprattutto colte nei momenti del tempo libero.

La mostra si compone di diversi dispositivi: fotogrammi ingranditi e stampati in diversi formati, proiezioni di fotogrammi e sequenze in movimento, un catalogo multimediale.


Archivio Aperto è un progetto di Home Movies realizzato con la collaborazione di Istituto Storico Parri e Videoteca dell'Assemblea Legislativa-Regione Emilia-Romagna, il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Fondazione Carsbo nell'ambito del progetto Una città per gli archivi e il contributo del settore Cultura e rapporti con l'Università del Comune di Bologna. Partner Operativo: Kinè. Media Partner: Città del Capo - Radio Metropolitana.








Associazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia

Via Sant'Isaia, 18 - 40123 Bologna

Tel.: 051-3397243 - Fax: 051-3397272

www.homemovies.it - HYPERLINK "mailto:info@homemovies.it"info@homemovies.it



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