venerdì 23 ottobre 2009

ARCHIVIO APERTO: memoria "collettiva" in Super8



Un omaggio al grande filmmaker bolognese Mauro Mingardi, maestro del Super8, scomparso la scorsa estate. L’anteprima di Come un canto, realizzato con film inediti anni ’40 dell’intellettuale Antonio Marchi, regista pressoché dimenticato. E un inedito film di famiglia di Alfred Hitchcock del 1934, dove vedremo il regista della suspense andare in bicicletta e rotolarsi sull’erba con un’amica. Sono alcune delle perle che riserva quest’anno “Archivio Aperto”, la manifestazione promossa da Home Movies che a partire da domani per il terzo anno apre l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia alla città. Un ricco calendario di eventi – molti dei quali ospitati all’Istituto Storico Parri (via Sant’Isaia 18) dove ha sede l’associazione e che collabora alla rassegna – che si snoda fino al 10 novembre, tra visite guidate, proiezioni con sonorizzazioni dal vivo e momenti di studio. Si inizia domani alle 18 con l’inaugurazione della mostra dedicata agli “Sguardi femminili”, sguardi di donne filmate e di donne che filmano, per proseguire poi con l’anteprima del film in Super8 prodotto da Home Movies J’attende une femme di Chiara Malta e con l’omaggio a Mauro Mingardi, cui è dedicata l’edizione di quest’anno.

«Era un regista, con un forte senso cinematografico e della narrazione, ammirato da grandi registi come Rossellini, ma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma aveva preferito il centro a cielo aperto della sua Bologna, dove c’erano i familiari, gli amici e i vicini di casa che coinvolgeva nei suoi filmati amatoriali semi-clandestini». Così lo ricorda il critico cinematografico Sandro Toni, suo amico e collaboratore, che aggiunge: «Questo (riferendosi all’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, ndr) è il posto per i suoi film». L’associazione bolognese Home Movies dal 2002 si dedica con rigore e passione alla raccolta, catalogazione e conservazione dei film di famiglia, e tra donazioni (da tutta Italia), e scoperte fortuite in mercatini e vecchie cantine conta oggi un patrimonio di 8000 pellicole (il 40% digitalizzate) nei formati 16mm, 9,5 mm, 8mm Super8. Memorie private, frammenti di storie familiari che raccontano di gite al mare, compleanni e feste di famiglia, che documentano come eravamo, diventando così memoria collettiva, testimonianze preziose su storia e costumi della società italiana. E proprio l’uso del film di famiglia come fonte storica sarà al centro di una giornata di studi (martedì 10 novembre). Domenica 25 sarà l’occasione per la popolazione di visitare l’Archivio e il laboratorio (visite guidate dalle 11.30 alle 16) e di consegnare vecchie pellicole che l’associazione trasferirà gratuitamente in DVD. E’ con queste raccolte spontanee che si è ingrandito l’Archivio, che da quest’anno ha il sostegno delle Fondazioni del Monte e Carisbo grazie al progetto Triennale “Una città per gli Archivi”, che ha dato un notevole impulso alle attività di catalogazione, restauro conservativo e digitalizzazione. Sempre domenica dalle 18 ci sarà la proiezione di filmati bolognesi, tra cui inediti sul Bologna Calcio e i suoi tifosi, seguiti da alcuni filmati provenienti da Archivi USA, tra cui il divertente inedito di Hitchcock. Venerdì 30 ottobre la rassegna si sposta alla Libreria Modo Infoshop di via Mascarella 24 (ore 21) per rievocare il panorama underground bolognese anni '70 attraverso una selezione di film sperimentali di Roberto Costa.

Programma completo su www. homemovies.it

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