venerdì 30 novembre 2012

“LE ACQUE A BOLOGNA”


Riscoprire i corsi d'acqua che attraversano la città all'interno delle mura
e  negli immediati dintorni, renderli evidenti e farli conoscere attraverso
l'installazione  di  targhe  segnaletiche in alcuni punti significativi del
territorio.  Questi  gli  obiettivi del progetto “Le acque a Bologna”, nato
alla  luce  del  rinnovato  interesse per il sistema storico delle acque di
Bologna,   alimentato,  dopo  alcuni  anni  di  oblio,  da  diversi  studi,
pubblicazioni, mostre e iniziative di vario genere.
Saranno  15  i  cartigli  distribuiti nel centro storico, lungo i corsi del
canale  di  Reno, del canale delle Moline, del canale Navile, del canale di
Savena, e del torrente Aposa.
Come  i  cartigli già installati sugli edifici storici, si tratta di targhe
segnaletiche  di  forma  ellittica  con grafica stampata in bianco su fondo
blu.  A  differenza  degli  altri cartigli, quelli che indicano “Le acque a
Bologna
”  sono  per  la  maggior  parte  installati  su  palo  e  non posti
sull'edificio,  proprio perché non si tratta di descrivere palazzi storici,
ma un sistema infrastrutturale che “vive” al di sotto della strada.
Ogni  targa  racconta  le  principali  informazioni storiche di quel luogo,
presenta  una  mappa  del centro storico che indica la rete complessiva dei
canali  e  il  posizionamento  della  targa  stessa.  Il lettore potrà così
orientarsi  facilmente nella complessità di un sistema che, in larga parte,
è “invisibile”.
Cittadini  e  visitatori  potranno  dunque  percorrere  dei  veri  e propri
“itinerari delle acque” e capire come dei manufatti edilizi si leghino a un
complesso  sistema  di  infrastrutturazione  che  tanta importanza ha avuto
nello sviluppo della città.

"In  passato  le  vie  d'acqua  hanno  dato un contributo fondamentale allo
sviluppo  delle  attività  produttive  della  città  -
commenta soddisfatta
l'assessore  al  Turismo,  Nadia  Monti  -  Oggi grazie a questo importante
progetto,  il  primo  in  campo  per  la  valorizzazione dei nostri canali,
possiamo  riscoprire  la  nostra storia e fare sempre più delle vie d'acqua
uno strumento di attrazione turistica".

"E'  importante  ricordare la storia d'acqua della nostra città, dai canali
per  la  lavorazione  della  seta  alle terme cittadine che dall'imperatore
Augusto  arrivano  fino  ai  giorni  nostri.  Per  questo siamo stati molto
contenti  di  collaborare  a questa iniziativa, interessante per il turismo
bolognese  - 
spiega  Antonio Monti, direttore scientifico del Mare Termale
Bolognese - Mi auguro che con i cartigli sia possibile valorizzare percorsi
e  passeggiate, a piedi o in bici, per far scoprire le acque di Bologna non
solo  ai  turisti,  ma  anche alle scolaresche e anche agli stessi abitanti
della città".

Le targhe si trovano:

   per  il  canale  di  Reno:  viale  Vicini  / via Calari presso l'accesso
   secondario alla parrocchia, via San Felice incrocio con via della Grada,
   via  Riva  Reno  presso civico 57 e presso intersezione con via Marconi,
   via  A.  Righi  in prossimità del civico 1/a (rampa dell’ex-guazzatoio),
   via Piella presso civico 16/a e 18 (affaccio sul canale), via G. Oberdan
   presso civico 30 (affaccio sul canale);
   per il canale delle Moline: in via Capo di Lucca presso civico 2/4;
   per  il  canale  Navile:  incrocio  via  Riva  Reno  – via Marconi, area
   portuale  di  via  Don Minzoni fronte civico 17 (una targa collocata nel
   parco del Cavaticcio);
   per  il  canale  di  Savena:  presso  la  Chiesa  di  Santa  Maria della
   Misericordia  piazza di porta Castiglione presso civico 5/12, via Rialto
   presso civico 13 angolo con via Castellana;
   per  il  torrente  Aposa:  viale  Panzacchi / Rubbiani in prossimità del
   civico 10 , piazza Minghetti (in corrispondenza dell’accesso “botola” al
   torrente  Aposa),  via  Rizzoli  presso  civico  34,  piazza San Martino
   presso civico 4.

Il  progetto  è  stato sviluppato dal Comune di Bologna e la collaborazione
del  Consorzio  dei  Canali  Reno e Savena in Bologna. Le targhe sono state
realizzate  e  verranno  installate  grazie  al contributo di “Mare Termale
Bolognese
”. Le opere sono state eseguite dalla ditta ACIS.

Nessun commento:

Posta un commento