martedì 8 ottobre 2013

Eventi BRAVO CAFFE'

MARTEDI 08 OTTOBRE - ORE 21.30
PATRICIA DE HASSIS TRIO
PATRICIA DE HASSIS - voce
STEVE GIROTTI - chitarra
LEO "TORMENTO" PESTODURO - sax

Bossa e musica popolare brasiliana per una serata condotta da una delle migliori interpreti del genere a Bologna: Patricia de Hassis.
MERCOLEDI 09 OTTOBRE - ORE 22.15
MATT BIANCO
MARK REILLY - voce 
MARK FISHER - tastiere
NICHOLAS COHEN - basso 
LEON STENNING - chitarra
GRAEME BLEVINS - sax
ELISABETH ANTWI - voce
SHEA MATTHEWS - voce
ANTHONY MASON - batteria

I Matt Bianco - già al Bravo nel 2009 - sono stati una delle band pop più interessanti degli anni ’80. Nati con l’intento di sperimentare la contaminazione dei generi latin, jazz e funky con la vena più pop del trio dei fondatori, hanno dato vita ad una serie di hit come "Get Out of Your Lazy Bed", "Sneaking Out the Back Doore" e "Half a Minute" che li hanno resi celebri in Europa e nel mondo.
Al principio il gruppo era un trio formato dal cantante Mark Reilly (tuttora presente) , dal tastierista Danny White e dalla cantante polacca Basia Trzetrzelewska. 
I Matt Bianco sono da annoverare, insieme ad un gran numero di artisti e gruppi fortemente eterogenei, tra coloro che hanno proposto al grande pubblico uno stile pop-soul sofisticato e improntato ad un jazz di largo consumo. 
Al ritmo di un album ogni due anni circa, la band non cessa di spostarsi da un capo all’altro del globo, forte di un fedele seguito di affezionati.
GIOVEDI 10 OTTOBRE - ORE 21.30
ALTARE THOTEMICO
GIANNI VENTURI - voce
LEONARDO CALIGIURI - tastiere
EMILIANO VERNIZZI - sax 
VALERIO VENTURI - basso
GABRIELE TOSCANI - violino 
MAX GOVONI - batteria

A quattro anni di distanza dall'omonimo album di debutto che aveva lanciato nel panorama progressive italiano e straniero gli Altare Thotemico, la formazione bolognese torna con un'opera ambiziosa, coraggiosa, molto diversa dal primo disco: Sogno Errando è un album che custodisce ancora la tensione poetica interpretata da Gianni Venturi - anomala figura di poeta, attore e interprete - inserendola in un contesto mai così vicino al jazz e all'improvvisazione.
VENERDI 11 OTTOBRE - ORE 22.45
THE POT

NICOLA "BALLO" BALESTRI - basso
ANDREA GANDOLFI - sax e flauto
MASSIMO ARTIOLI - trombone e filicorno 
ENRICO GUSTALLA - tromba e filicorno
ENRICO PASINI - tromba e filicorno 
ALBERTO BENNY BENATI - chitarra
DANIELE DE ROSA - organo Hammond 
TOMMY RUGGERO - batteria

L'acid jazz londinese, la tradizione dei grandi hammondisti americani come Jimmy Smith e Jimmy Mc Griff, il soul nero di Detroit e Philadelphia di Curtis Mayfield e Gil Scott Heron, le grandi colonne sonore di Henry Mancini, Lalo Schifrin, Quincy Jones. The Pot unisce tutto questo, in un progetto che vuole riscoprire quelle sonorità che richiamano alla memoria gli anni d’oro della Soul music. Il risultato è uno spettacolo dal forte impatto sonoro, sostenuto da una grande sezione ritmica e caratterizzato dalla potente sezione fiati.
La line up è composta da musicisti che arrivano da diverse esperienze musicali. I fiati, però, vero punto di forza della band, vantano una provenienza comune: Ladri di Biciclette e Buscadero. Da segnalare al basso Nicola "Ballo" Balestri, da sempre al fianco di Cesare Cremonini, fin dagli esordi nei Lunapop.

SABATO 12 OTTOBRE - ORE 22.45
FRANZ CAMPI
SONO FRED DAL WHISKY FACILE 

FRANZ CAMPI - voce 
BARBARA GIORGI - voce
MAURIZIO DE GASPERI - tastiere 
PAOLO RAINERI - tromba 
FABRIZIO BENEVELLI - sax
VINCENZO GERMANO - contrabbasso 
ERNESTO GELDES ILLINO - batteria

Franz Campi, Premio Lunezia nel 2006 per il miglior testo della canzone d'autore, interprete di teatro-canzone con "Ciao Signor G. !" dedicato a Giorgio Gaber ed autore di successi come "Banane e lamponi" per Gianni Morandi, veste in modo sorprendente i panni di Fred Buscaglione, ed insieme a Barbara Giorgi, ottima cantante ed attrice, ripercorre la storia del popolare artista. Nello spettacolo sono proposte le più celebri canzoni di Fred come "Che bambola", "Che notte", "Eri piccola così", "Teresa non sparare", "Guarda che luna","Il dritto di Chicago"... ma anche brani divertenti e meno conosciuti. 
Uno spettacolo, diretto da Eros Drusiani, firmato da Rino Maenza ed Eros Drusiani, dove si ride e ci si commuove e che coinvolge lo spettatore con una storia che sembra essere stata scritta proprio per il cinema ed il teatro, ovvero, la vita e l'arte di Fred Buscaglione.

DOMENICA 13 OTTOBRE - ORE 21.30
THE START POINT
FEAT. DENNIS CHAMBERS 
DENNIS CHAMBERS - batteria
MARCELLO SUTERA - basso
NICOLA PERUCH - tastiere
ALESSANDRO ALTAROCCA - tastiere 
EDOARDO MAFFEI - sax

The Start Point è un progetto unico, nato dall’unione di quattro poker d’assi della musica. I nomi coinvolti a partecipare e dare corpo a quest’idea di Marcello Sutera, bassista con all’attivo numerose collaborazioni internazionali, sono tutti di altissimo prestigio e vantano background importanti e decisamente eterogenei. E' questa eterogeneità che rende unico il progetto. Come l'ospite d'eccezione che la band può schierare sul palco: il batterista Dennis Chambers!
Chambers (Baltimora, 1960), indiscusso big della sezione ritmica e tra i più grandi batteristi funk esistenti, è un fenomeno di fama mondiale. Sfoggia le sue doti musicali, addirittura, quando ha appena quattro anni, iniziando a esibirsi nei migliori club della città natale solamente due anni più tardi. Nella sua incredibile carriera, sono numerosi i gruppi che si sono avvalsi del suo grande talento: Funkadelic, Social EFX, David Sanborn, John Scofield, Mike Stern, Bob Berg Band, John McLaughlin, Steely Dan e Carlos Santana...solo per citarne alcuni.
MARTEDI 22 OTTOBRE - ORE 22.15
PAOLO VILLAGGIO "LA CORAZZATA
POTEMKIN E' UNA CAGATA PAZZESCA" 
Palco vuoto, solo un fondale su cui vengono proiettate immagini. Al centro lui: Paolo Villaggio, cabarettista, attore, scrittore, drammaturgo, presentatore e regista, inventore di Ugo Fantozzi, il personaggio forse più famoso dell’intera comicità italiana, archetipo dell’italiano medio soprafatto da un destino tragicomico, l’impiegato di cui intere generazioni hanno riso e continuano a ridere.
Una carrellata di ricordi, dall’infanzia alla timidezza dell’adolescenza, dall’insuccesso con le ragazze alla guerra, passando per l’euforia della fine del conflitto, il successo, gli amici. Racconti paradossali e grotteschi in cui finzione e realtà si fondono senza che lo spettatore riesca a distinguere fra pura invenzione comica e verità, se la verità esiste. Villaggio si diverte e promette di far divertire, simulando commozioni sparse, storie vere, nostalgie finte, modulando toni fantozziani, miserie fracchiane e lampi di nero sarcasmo alla Kranz. 
Un recital in cui i ricordi riaffiorano leggeri, come condotti per mano sul filo della tenerezza o su quello più graffiante dell'ironia, un registro più consono alle doti di Villaggio.
Fonte:newsletter@bravocaffe.it
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