martedì 13 marzo 2012

Eventi Biblioteca Ruffilli

In occasione dei 200 anni della nascita (07 - 02 - 1812) di
Charles Dickens, l'Associazione di promozione sociale
“Psicologia Umanistica e delle Narrazioni. Psicoanalisi. Arte.
Scienze Umane” (A.P.U.N.)
propone
Universo Dickens
L'altra faccia dell'infanzia
Charles Dickens rappresenta una svolta nella letteratura inglese dell'800, fondendo e sviluppando i due grandi filoni della narrativa inglese, quella picaresca di De Foe o Fielding e quella sentimentale di Sterne, apre la strada al naturalismo zoliano e ci presenta un quadro "critico" dell'epoca vittoriana e dei suoi fasti, dell'industrializzazione e
del progresso.
Lo scrittore mette in evidenza con sottile ironia e fine umorismo - che nascono anche dal suo lavoro di cronista di tribunali, dove aveva assistito a processi di ogni tipo - le contraddizioni del suo tempo, segnato da splendori e miserie, dallo sfruttamento economico e dalla crudeltà delle Istituzioni, sperimentati sulla propria pelle, ma soprattutto ne analizza con accuratezza psicologica, gli effetti sugli individui e sui rapporti sociali. Nei romanzi, i valori tradizionali come la famiglia, l'amicizia, la lealtà non si fondono sull'ipocrisia e sul moralismo, ma sono frutto di riflessioni più profonde, destinate a rendere l'uomo migliore. E i paesaggi urbani diventano, come gli oggetti e l'ambientazione, parte integrante del racconto, caricandosi di valore simbolico (così il carcere, la nebbia, il fiume, i cumuli di rifiuti).
Dickens racconta storie di bambini dall'infanzia negata, che passano dai giochi al lavoro, attraverso sfide di coraggio e di adattamento, ma anche, dall'orfanotrofio alla corte dei miracoli, alla malavita, al furto, “merce”, “mucchi di carne” da scambiare o forse vendere. Metafore come “lo sguardo smarrito del bambino” e “l’orfanità“
possono essere riferite, oggi, ai bambini adultizzati senza infanzia degli show televisivi, ai bambini soldato, alle nuove gang minorili che delinquono. I suoi capolavori danno forma alla lotta tra il bene e il male, la crudeltà e la nobiltà d’animo, e pongono in essere la critica a tutori e adulti, per lo più inetti, assenti o malvagi. Ma pure alle istituzioni e sistemi spersonalizzanti (l’utilitarismo, la mercificazione).
La polarità bambino-adulto viene riproposta nello “stile” narrativo del grande romanziere, nella tensione tra lievità e umorismo ed oscurità e tragedia. Così, come, nella frammentazione della figura del narratore unico, maschile, onnisciente, attraverso voci periferiche di donne: la piccola Dorrit, Miss Warde, Esther, o voci che interrompono la trama comica centrale attraverso l'immissione di brevi racconti che hanno a che fare con la follia, la morte, il soprannaturale.


Martedì 13 marzo, ore 18.00
• Introduzione e letture tratte da:
“David Copperfield” (1849-50),
“Le due città” (1859),
“Grandi speranze” (1860-61),
“Il nostro comune amico” (1864-65),
“Il mistero di Edwin Drood” (1870).
Videoproiezioni
• Videovisioni con introduzione e commento di film tratti dall’opera di Dickens:
(martedì, ore 18.00)
“Le due città” di Jack Conway (USA 1935), 27 marzo
“David Copperfield” di George Cukor (USA 1935), 3 aprile
“Grandi speranze” di David Lean (GB 1946), 10 aprile
“Nicholas Nickleby” di Douglas MacGrath (GB 2002), 17 aprile
Le metafore presenti nei capolavori dickensiani (la lotta del bene e del male, la forza del bene)
verranno analizzate dal punto di vista della psicanalisi e in relazione alla posizione del soggetto.
Luogo: Saletta Multimediale Biblioteca Ruffilli, Vicolo Bolognetti 2, Bologna
Per le videovisioni è richiesto un contributo
organizzativo di 5 €.
L’ incontro-conferenza e gli appuntamenti di lettura
sono ad ingresso libero.
La proposta è a cura e conduzione della
Dott.ssa Beatrice Balsamo,
presidente dell'Associazione di promozione sociale
“Psicologia Umanistica e delle Narrazioni.
Psicoanalisi. Arte. Scienze Umane” (A.P.U.N.)
Per informazioni e iscrizioni:
051 522510 / 339 5991149 / 348 0368346
Email: balsamobeatrice@gmail.com

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